Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.185 del 9 agosto, il Decreto Aiuti bis (DL 115/2022) è in vigore dal 10 agosto con le nuove misure urgenti in materia di energia, siccità, politiche sociali e industriali. Il provvedimento arriverà in Parlamento a settembre, ma i partiti si sono impegnati a non presentare emendamenti, così da garantire una rapida conversione in legge.
Le misure principali sono già note, presentate dall’Esecutivo lo scorso 4 agosto in conferenza stampa, dopo l’approvazione del decreto in Consiglio dei Ministri
Tra le più importanti ricordiamo la proroga degli sconti in bolletta e sul carburante, l’estensione del bonus 200 euro ad alcune categorie di lavoratori in precedenza escluse e l’ulteriore taglio del cuneo fiscale per i dipendenti in busta paga, assieme all’anticipo della rivalutazione sulle pensioni.
Dalla lettura del testo completo, emergono poi alcuni dettagli sulle nuove misure. In particolare, è previsto il bonus di 200 euro anche ai dottorandi ed agli assegnisti di ricerca con contratti attivi e iscritti alla Gestione separata, oltre ai dipendenti che non avevano ottenuto il bonus in busta paga perchè a luglio si trovavano copertoiesclusivamente da contribuzione figurativa INPS, nonché ai neo-pensionati con decorrenza entro il primo luglio e ai collaboratori sportivi in crisi.
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Per il Bonus 200 euro alle Partite IVA (autonomi e professionisti fino a 35 mila euro), la stima dei beneficiari è pari a tre milioni di soggetti: 430mila coltivatori diretti, 859mila artigiani, 973mila commercianti, 261mila professionisti esclusivi e 477mila nelle Casse professionali. In tutto ci sono 600 milioni, di cui 95,6 per le Casse ma per l’operatività resta confermato il rinvio ad un decreto attuativo.
Si conferma poi, in tema di welfare, l’innalzamento a 600 euro per la soglia di fringe benefit 2022, includendovi somme erogate o rimborsate per il pagamento delle bollette.
Tra le altre disposizioni, infine, c’è una stretta sugli extraprofitti delle aziende tenute al versamento (31 agosto per l’acconto, 15 dicembre per il saldo): se non rispettano le scadenze di pagamento, non potranno avvalersi del ravvedimento operoso e pagheranno sanzioni al 60%. Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza procederanno con controlli coordinati.