Le uniche certezze sul Decreto Aiuti bis sono le proroghe degli sconti sulla benzina e sulle bollette e la quantificazione delle risorse,, ossia 14,3 miliardi che derivano dall’aggiustamento di bilancio (quindi disponibili senza fare deficit). Oltre a questo, si entra nel campo delle ipotesi, per quanto alcune più accreditate di altre, ma ancora passibili di modifiche.
Vediamo con precisione come si configura il DL Aiuti bis, atteso entro giovedì 4 agosto in Consiglio dei Ministri, con le nuove misure a sostegno di famiglie e imprese contro il caro prezzi.
Proroga sconti benzina e bollette
Sulla benzina, ci sarà la proroga dell’attuale sconto, intorno ai 30 centesimi, ad oggi in vigore fino al 21 agosto. Potrebbe essere portato a fine settembre, se non addirittura al 31 dicembre. Si considera dunque certo il rinnovo ma è ancora aperto il dibattito sulla data di riferimento. La misura costa un miliardo al mese, quindi per arrivare a fine dicembre servono 4 miliardi.
Per quanto riguarda l’abbattimento degli oneri di sistema in bolletta, la proroga è al quarto trimestre dell’anno, quindi proseguono per tutto il 2022 gli sconti per tutte le utenze elettriche e del gas. La proroga a fine mese degli sconti in bolletta costa 3 miliardi.
Sul Bonus Sociale per le famiglie svantaggiate si ipotizza un eventuale innalzamento della soglia ISEE di accesso al beneficio.
Aiuti per lavoratori e pensionati
Sono ancora da calibrare le misure a sostegno del reddito dei lavoratori dipendenti (taglio del cuneo fiscale) e dei pensionati (anticipo a settembre della rivalutazione pensioni già prevista per il 2023), nonché l’estensione del bonus di 200 euro alle categorie rimaste escluse dal primo decreto Aiuti (il Governo ha spiegato ai sindacati di voler estendere il bonus a precari e stagionali).
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Le tre appena esposte sono le ipotesi considerate più probabili. Da capire la portata e i costi. Il taglio del cuneo, attualmente pari allo 0,8% per i redditi fino a 35mila euro, salirebbe di un altro punto percentuale da luglio a dicembre, arrivando quindi all’1,8% di sgravio fiscale, direttamente in busta paga (l’attuale misura è costata 1,5 miliardi; con l’aumento di un punto salirebbe intorno ai 2 miliardi). Per i pensionati, si anticiperebbe a settembre un 2% di rivalutazione (il resto si aggiungerebbe gennaio, con relativo conguaglio). Non è chiaro se ci sarà il tetto di reddito a 35mila euro.
Decreto Aiuti bis: le altre misure
Infine, fra le altre misura attese, c’è la proroga del diritto allo smart working per i fragili e i genitori di figli fino a 14 anni, nonché i sostegni all’agricoltura per contrastare la siccità, quelli agli autotrasportatori e una rimodulazione degli eco-incentivi per l’acquisto di auto ecologiche e per le colonnine di ricarica.