Il potenziamento del Bonus Sociale applicato alle bollette di luce e gas per le famiglie a basso reddito previsto fino a fine settembre compensa in piccola parte i rincari legati all’aumento dei costi dell’energia. Con buona probabilità, si arriverà a prorogare la misura fino al 31 dicembre, con un meccanismo di retroattività da gennaio o da aprile in base al valore ISEE, ma secondo alcune indiscrezioni si starebbe anche valutando una possibile estensione della platea dei beneficiari, rendendo più agevole il requisito ISEE sia rispetto alla soglia ordinaria degli 8.265 euro sia rispetto a quello emergenziale del 12mila euro stabilito per il 2022.
Il nodo è sempre quello delle risorse, per le quali il Governo è già a caccia per le misure da inserire nel Decreto Aiuti-ter. Non si esclude quindi che potrebbe trattarsi di un’estensione “rimandata” alla Legge di Bilancio, passando la palla al Governo che uscirà vincitore dalle elezioni politiche del 25 settembre.
Vediamo intanto come funziona oggi il Bonus Sociale luce e gas e come potrebbe cambiare tra fine 2022 e inizio 2023.
Bonus Sociale potenziato: importi 2022
Il Bonus Sociale per la bolletta di luce e gas comporta oggi un aggiornamento periodico dei prezzi applicati dall’ARERA (l’autorità per l’energia), che ne definisce di volta in volta gli importi.
- Il valore del bonus elettrico varia in base al numero di componenti del nucleo ISEE, da un minimo di compensazione di 110,4 euro (da sommare ai 128 euro di bonus ordinario) per una coppia ad un massimo di 157,32 euro (da sommare al bonus ordinario di 177 euro) per le famiglie numerose. Ecco i valori applicati fino al 30 settembre:
- Il Bonus Sociale per disagio fisico prevede una compensazione integrativa che va da un minimo di 36,8 euro ad un massimo di 91,08 euro in base ai kWh/anno di extra-consumo, sempre da sommare al bonus ordinario (che va da un minimo di 189 euro ad un massimo di 475 euro.
- L’importo del Bonus gas dipende non solo dal reddito ISEE e dal profilo dell’utenza ma anche dalla zona climatica della fornitura e della stagionalità. Si va da una compensazione integrativa di 5,52 euro euro ad un massimo di 10,12 euro. Ecco i valori fino al 30 settembre:
Poiché l’innalzamento della soglia ISEE per l’accesso al Bonus Sociale è stato disposto ad aprile, passando da 8.265 euro a 12.000 euro (che diventano 20.000 euro per nuclei con almeno 4 figli a carico), si è creata una doppia soglia di accesso al beneficio della retroattività dello sconto per chi presenta una DSU con il requisito di reddito.
- sconto retroattivo (con conguaglio in bolletta) in bolletta da gennaio per le utenze che nel corso del 2022 presentano una DSU con ISEE non oltre gli 8.265 euro.
- sconto da aprile per le utenze che, sempre nel corso del 2022, presenteranno una DSU con ISEE fino a 12mila euro.
Le novità nel DL Aiuti
Con il Decreto Aiuti, il Bonus Sociale è stato riconosciuto anche alle utenze che hanno già pagato la bolletta piena e che successivamente hanno presentato un ISEE con soglia di reddito fino a 12.000 euro. Limitatamente al primo trimestre dell’anno e per un ISEE fino a 8.265, si è potuto anche ottenere la compensazione automatica nelle bollette successive a quelle di riconoscimenti ISEE (tramite presentazione DSU) e, laddove non possibile, il rimborso automatico.
Beneficiari: chi deve fare domanda e chi no
In entrambi i casi, non serve inoltrare domanda: per ottenere l’agevolazione basta avere un ISEE in corso di validità, che si ottiene presentando ogni anno la DSU. Automatico, invece, il Bonus Sociale per i percettori del Reddito/Pensione di Cittadinanza, ai quali spettano tutti i bonus elettrico, gas e acqua.
L’accesso al Bonus Sociale in bolletta resta invece vincolato alla presentazione della domanda per gli utenti domestici che versano in situazioni di disagio fisico (grave malattia o utilizzo di apparecchiature elettromedicali salvavita).
Le ipotesi di estensione
Il Bonus Sociale esteso a 12mila euro per l’applicazione delle tariffe agevolate nella bolletta del gas e della luce potrebbe essere esteso anche ai nuclei familiari con reddito ISEE fino a 15mila euro. Si tratta di una ipotesi che era stata vagliata come alternativa al bonus 200 euro, e pertanto poi messa da parte una volta preferita questa opzione più estensiva.
I condizionali sono comunque d’obbligo, considerata la difficoltà di reperimento delle risorse necessarie. Ed anche le tempistiche, considerando che il Governo è ancora alle prese con la conversione in legge del DL Aiuti bis e che deve ancora approvare lo schema per il Dl Aiuti ter, al quale per adesso sono destinati 6,2 miliardi e per il quale si scommette sugli extra-profitti delle imprese energetiche per fare cassa e finanziare nuove misure di contrasto al caro prezzi e all’inflazione.
Oltre a questa misura potrebbe tornare anche la dilazione di pagamento in 10 rate, opzione scaduta a fine giugno.