Atteso per lunedì 2 maggio il Consiglio dei Ministri per dare il via libera a nuovi aiuti anti-crisi per imprese e famiglie ed un nuovo pacchetto di interventi contro il caro-energia e carburanti, compresa la proroga del taglio delle accise sulla benzina fino al 30 giugno e gli sconti in bolletta energetica fino al 30 settembre, nonchè le misure di semplificazione per l’installazione di piccoli impianti fotovoltaici per la produzione di rinnovabili.
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Caro energia, UE: meglio i ristori diretti
Sulla tipologia di aiuti in arrivo, il Commissario UE, Paolo Gentiloni, si è espresso a favore di aiuti erogati “sotto forma di assegni o rimborsi” invece che tramite interventi fiscali sul tassazione indiretta dell’energia (IVA e accise), che rischiano di essere compensati da aumenti alle tariffe di mercato da parte dei fornitori. Meglio ristori diretti ai consumatori, tenendo a mente “l’impatto regressivo delle impennate dei prezzi” che colpiscono i redditi più bassi.
Ridurre la tassazione indiretta non è necessariamente al soluzione più efficace per rendere accessibili le fonti energetiche, soprattutto se i prezzi restano alti a lungo. Riutilizzare invece le maggiori entrate fiscali legate all’aumento dei prezzi oppure i profitti abnormi delle società energetiche può aiutare a finanziare in modo più equo e sostenibile aiuti mirati per le famiglie vulnerabili e per le imprese o per categorie specifiche di utenti dei trasporti.
Decreto Aiuti senza scostamenti
Governo e Ministero delle Finanze stanno lavorando per prima cosa sul Decreto Aiuti, per rispondere nella maniera più puntuale possibile alle richieste avanzate dal mondo della politica tramite la risoluzione di maggioranza approvata a margine del DEF, tenendo conto anche delle istanze provenienti direttamente dalle parti sociali, tanto dal mondo delle imprese quanto dai sindacati. Al momento è escluso uno scostamento di bilancio, per cui si lavora per tradurre in agevolazioni il “tesoretto” di 5-6 miliardi tuttora disponibile.
Per una ulteriore – e più corposa – tranche di aiuti (eventualmente anche in forma di indennizzi), l’Esecutivo attende un intervento dell’Unione Europea, che agisca sulla scorta dell’esperienza Covid, permettendo di definire un pianto strutturato di interventi di contrasto alla crisi economica legata alla guerra in Ucraina, così da non dover agire contando unicamente sulle risorse nazionali (il cosiddetto Recovery di guerra).
Richieste e misure in arrivo
Tra gli interventi volti a tutelare il potere d’acquisto degli stipendi, c’è l’ipotesi di uno sgravio fiscale (sconto sull’aliquota contributiva) per i lavoratori con redditi medi. Nello stesso maxi-pacchetto di interventi, è attesa anche la proroga al 30 settembre per il primo SAL del 30% necessario per il Superbonus villette e l’alleggerimento dei paletti per la quarta cessione del credito.
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Tra le nuove richieste della politica, che non rientrano però nella risoluzione di maggioranza, segnaliamo anche: un intervento IVA su prodotti alimentari di base come pane e latte; un assegno energia per le famiglie meno abbienti (oltre al bonus sociale); sconti sugli abbonamenti del trasporto pubblico.
Incentivi Rinnovabili
Sullo sfondo, ci sono le grandi riforme in atto. Oltre alla delega fiscale (con la riforma del Catasto, la revisione delle imposte sulle rendite immobiliari e il regime di fuoriuscita dalla flat tax) sono in corso nuove importanti revisioni di legge volte a semplificare la burocrazia ed a snellire i processi produttivi, a partire da quelli in ambito Energie Rinnovabili, volto ad imprimere nuova accelerazione alla transizione ecologica.
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Come anticipato anche dal Ministro della PA, Renato Brunetta, sono in arrivo nuovi interventi per lo snellimento degli iter autorizzativi finalizzati alla produzione da eolico e fotovoltaico, con una sorta di liberalizzazione per l’installazione dei pannelli solari, termici e fotovoltaici sugli edifici, pubblici e privati. Queste misure dovrebbero essere inserite nel decreto Aiuti da 6 miliardi di euro atteso in CdM il 2 maggio.