Le agenzie ECDC (Centro europeo per il controllo delle malattie) ed EMA (Agenzia europea del farmaco) hanno approvato la quarta dose di vaccino Covid per la popolazione adulta con età pari o superiore a 80 anni: il secondo booster si effettuerà sempre con vaccino mRna, Pfizer o Moderna.
I dati indicano che un secondo richiamo, somministrato almeno 4 mesi dopo il primo richiamo, ripristina i livelli di anticorpi senza sollevare nuovi problemi di sicurezza.
Non ci sono invece ancora pareri univoci e dati scientifici sufficienti sulla durata della copertura vaccinale nei soggetti tra 60 e 79 anni, pertanto è ancora prematuro estendere la nuova tappa della campagna vaccinale a tutta la popolazione dei soggetti vaccinabili contro il Coronavirus.
Di contro, non si sono neppure evidenze definitive a riprova che la pandemia stia effettivamente regredendo: le agenzie continueranno a monitorare i dati per determinare se vi sia un rischio crescente di malattia grave tra i vaccinati non anziani dopo 4-6 mesi dalla terza dose.
Poiché le campagne di rivaccinazione potrebbero iniziare in autunno, le autorità valuteranno il momento migliore per dosi aggiuntive, possibilmente sfruttando i vaccini aggiornati.
Nel frattempo, le autorità nazionali esamineranno i dati locali per valutare una quarta dose anche per i fragili e le persone più a rischio. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato che, come sempre il Governo adatterà le proprie misure all’andamento del quadro epidemiologico. Al momento, in Italia l’8,31 % della popolazione immunocompromessa ha ultimato il ciclo vaccinale con richiamo da almeno 4 mesi (65.793 persone).
Intanto, l’agenzia italiana l’AIFA ha avviato nuove procedure per snellire il processo di fruizione degli antivirali (Molnupiravir e Paxlovid) attraverso i medici di medicina generale.