Flat tax e riforma fiscale: nuovi emendamenti al voto

di Alessandra Gualtieri

4 Aprile 2022 09:45

logo PMI+ logo PMI+
Delega fiscale, emendamenti al voto in commissione Finanze, testo in Aula alla Camera il 19 aprile, i nodi: ricavi regime forfettario e riforma catasto.

Flat tax con tetto massimo confermato a 65mila euro e regime fiscale agevolato per due anni (easy tax) riservato a coloro che superano tale soglia di ricavi o compensi, prima di finire nel regime IRPEF con aliquota progressiva, perdendo i vantaggi della tassa piatta garantita ai contribuenti in regime forfettario: sono i termini proposti dal Governo, per tramite del Ministero dell’Economia, alle forze di maggioranza nell’ambito della legge delega di riforma fiscale.

Il nodo del regime forfetario per gli autonomi sta tenendo banco da settimane, rimandando il voto sugli emendamenti e l’approdo in Aula del provvedimento: l’esame dei correttivi dovrebbe riavviarsi martedì 5 aprile in commissione Finanze alla Camera, il testo dovrebbe arrivare in Aula martedì 19 aprile. Il punto cruciale non è tanto l’aliquota agevolata da applicare nel regime transitorio biennale (essendo la riforma fiscale ad invarianza di gettito, tale decisione sarà affidata ai decreti attuativi successivi alla sua approvazione) ma la soglia di fatturato che determina lo sforamento.

La Lega chiede un tetto tra 10omila e 85mila euro e il PD un’introduzione di detrazioni e deduzioni per i redditi medio-bassi. Polemiche sul sistema duale (tassazione proporzionale sui redditi da capitale e progressiva sui redditi da lavoro) ma anche strascichi sulla riforma del Catasto, su cui sono attesi nuovi scontri e nuovi emendamenti.

L’unico punto su cui tutti sembrano d’accordo è il cashback fiscale, per il rimborso immediato dei crediti spettanti sulle spese sanitarie.