Grande attesa per l’adeguamento delle tariffe di luce e gas stabilite dall’ARERA per le bollette del prossimo trimestre, a partire da aprile 2022. L’andamento della guerra tra Russia e Ucraina potrebbe incidere drammaticamente sui prezzi alle stelle dell’energia, nonostante gli interventi di Governo sui costi accessori.
Sullo sfondo la disponibilità della Commissione UE ad imporre un tetto al caro bolletta, sostenendo gli Stati Membri nella definizione di misure di regolazione dei prezzi del mercato del gas.
Bolletta energetica: nuovi rincari da aprile
Le variazioni trimestrali dei prezzi di riferimento di elettricità e metano per un consumatore domestico tipo (famiglie e microimprese), sul mercato tutelato, secondo le previsioni Nomisma Energia (su dati ARERA), indicano dal 1° aprile rincari pari a +20% per la bolletta elettrica. Tutto dipenderà sull’andamento dei prezzi da qui a fine marzo, quando saranno valutati ai fini dell’adeguamento. Con i prezzi attuali, scatterebbe un aumento del 25% (dopo il +55% di inizio gennaio 2022).
Per quanto riguarda la bolletta del gas, la stima dei rincari da aprile è fissata a +2%, dal momento che sulla base di calcolo già si incamerano i pesanti aumenti di inizio 2022 (+42%). Un drammatico aumento dei costi del gas si registrerà poi dal 1° luglio 2022, quando le nuove tariffe incamereranno i picchi di marzo dei prezzi (raddoppiati), usati come base di calcolo per l’aggiornamento tariffario.
Caro energie per le imprese: +160%
Secondo uno studio realizzato da Nomisma per Confcommercio, in un anno i costi di elettricità e gas sono quintuplicati sui mercati internazionali, con effetti particolarmente pesanti per il settore Autotrasporto (che rischia di pagare fino a 21 miliardi in più).
Il prezzo del gas a inizio febbraio era intorno a 80 euro per megawattora, poi schizzato a 120 euro il primo giorno di guerra e infine arrivato a superare i 170 euro, mentre solo un anno fa costava 25 euro per megawattora.
Gravi le conseguenze anche per le imprese del Turismo (ricettività e ristorazione) e del Commercio. Tutto dipende dagli esiti della guerra che ha fatto seguito alla cruenta invasione dell’Ucraina da parte della Russia: se la guerra causerà l’interruzione di forniture di gas dalla Russia, la spesa energetica potrebbe salire di 30 miliardi nel 2022 (+160% rispetto al 2021).
Su questo fronte, il Governo italiano sta lavorando per diversificare le fonti di approvvigionamento, o meglio i partner da cui importare gas. Da Doha, il Ministro per gli affari esteri, Luigi Di Maio, ha fatto sapere che sono in corso negoziati con le autorità del Qatar per rafforzarne la partnership energetica con l’Italia.