La Russia ha avviato nella un’offensiva militare in Ucraina, con immediate reazioni in tutto il mondo. In Italia, si è subito riunito il Consiglio dei Ministri, che ha conferito al premier pieno mandato per una risposta severa e coordinata con la UE. Il Presidente, Mario Draghi, ha quindi rilasciato le prime dichiarazioni di aggiornamento sul conflitto e sulla posizione del nostro Paese:
il Governo intende lavorare senza sosta per risolvere questa crisi. Abbiamo accanto i nostri alleati – l’Europa, gli Stati Uniti e molti altri Paesi. Insieme faremo tutto il necessario per preservare la sovranità dell’Ucraina, la sicurezza dell’Europa, e l’integrità dell’ordine internazionale basato sulle regole e sui valori da noi tutti condivisi.
Pur tentando in tutti i modi la strada del dialogo pacifico, l’Italia si sta coordinando per rafforzare il proprio contributo allo spiegamento militare in tutti i Paesi Alleati più esposti.
Dopo il CdM, nella giornata del 24 febbraio Draghi ha partecipato alla riunione del G7, al Consiglio Supremo di Difesa al Quirinale convocato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed al Consiglio europeo straordinario di Bruxelles. Venerdì 25 febbraio, terrà in mattinata un’informativa in Parlamento.
Domani è previsto anche un incontro straordinario tra i leader della NATO. Un intervento militare europeo non è tuttavia al momento in programma, anche se la Polonia ha chiesto l’attivazione dell’articolo 4 del Trattato (i paesi membri dell’alleanza “si consulteranno ogni volta che, nell’opinione di uno di essi, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata”).
L’Ambasciata a Kiev intanto è aperta e operativa, anche a tutela degli italiani residenti, pronta ad adottare ogni decisione necessaria.
Sul fronte politico, è in via di definizione un pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia. Secondo le anticipazioni della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, si tratta di sanzioni ingenti e mirate a indebolire la capacità di modernizzazione della Russia, bloccando l’accesso delle sue banche russe ai mercati finanziari europei.
Banca d’Italia e BCE stanno nel frattempo monitorando le implicazioni finanziarie del conflitto, con la previsione di attuare le sanzioni le decise che saranno prese dalla UE e dai governi europei. Un primo pacchetto di sanzioni era già stato varato martedì, dimostrando una notevole unità tra i paesi membri.
Sullo sfondo, oltre allo spettro della guerra, a preoccupare sono anche le ripercussioni economiche su scala globale, a partire dal prezzo di petrolio e gas e dalle forniture in Europa, senza contare il riaccendersi della storiche tensioni tra Russia e USA, che potrebbero dar seguito a nuovi sviluppi imprevisti, a danno degli equilibri geopolitici.