Tratto dallo speciale:

Coronavirus, Italia verso l’endemia: cosa cambia

di Noemi Ricci

7 Febbraio 2022 14:00

logo PMI+ logo PMI+
Coronavirus: contagi in calo, vaccini in aumento, prime cure, restrizioni e stato di emergenza verso la conclusione, si inizia a parlare di endemia.

Con l’entrata in vigore dell’ultimo DPCM, il Decreto Green Pass e Scuola (Decreto-Legge 5/2022), che detta le nuove misure in materia di certificazioni COVID-19 (Super Green Pass senza scadenza dopo il ciclo vaccinale per guariti o dopo la dose booster) e allenta le regole per i vaccinati, l’Italia entra in una nuova fase della gestione della pandemia, iniziando a prendere (forse) la strada verso l’endemia, ovvero la convivenza con il virus. Arrivano infatti i primi segnali di inversione per l’epidemia da Coronavirus: il contagio continua a ridursi e, per la prima volta in questa ondata, cala l’occupazione dei posti letto in area medica. Non si tratta di un cessato allarme: l’allerta resta e va mantenuta alta, ma sicuramente i dati iniziano a far ben sperare.

Cerchiamo di capire, anche sulla base dei numeri del Ministero della Salute, in che direzione sta andando il Paese in termini di gestione dell’emergenza e quanto è lontano/vicino il passaggio da pandemia a endemia.

Covid: segnali di inversione

Nella settimana epidemiologica 29 gennaio – 4 febbraio, il consueto monitoraggio del Ministero della Salute segnala -29,1% nuovi casi, rispetto alla rilevazione precedente (765.653, invece di 1.080.092 del periodo 22-28 gennaio).

Si conferma una situazione epidemica acuta nella settimana di monitoraggio corrente con una incidenza settimanale che a livello nazionale è in diminuzione, ma ancora molto elevata.

Viaggiamo ancora su una media giornaliera di 109.379 nuovi contagiati, in miglioramento però rispetto ai precedenti 154.298. Il rapporto positivi/tamponi totali attualmente va dal 10,67% al 13,72%, contro il precedente range 13,36% – 16,41%. Scende il numero di tamponi effettuati: 6.307.711 tamponi totali (-11,2% dai 7.106.202 del periodo precedente). Nella maggioranza dei casi si tratta di tamponi antigenici rapidi (78,8%).

Ormai la prevalenza dei casi di Covid-19 in Italia è da imputare alla variante Omicron di SARS-CoV-2, che ha un impatto clinico inferiore rispetto alla variante Delta, ma essendo molto più contagiosa, i numeri più alti portano comunque a riempire gli ospedali, seppur per lo più in reparti ordinari rispetto alle terapie intensive.

Il valore di Rt istantaneo nazionale il 4 febbraio era 0,77, mentre il 28 gennaio era 0,89. Ancora alto il numero dei morti: 2.630 (da 2.574) i decessi settimanali. I ricoveri in area medica il 4 febbraio erano 19.000, contro i 19.796 del 28 gennaio, mentre le terapie intensive il 4 febbraio erano 1.440, contro le 1.630 del 28 gennaio (745 nuovi ingressi nella settimana di osservazione contro i precedenti 859).

L’epidemia, pur mostrando segnali di inversione, rimane in una fase delicata con un forte impatto sui servizi territoriali ed assistenziali.

Secondo l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) il rischio di mortalità nei non vaccinati è 25 volte più alto rispetto a chi ha ricevuto la dose booster e il rischio di finire in terapia in tensiva sarebbe 27 volte maggiore. Il Ministero conferma quindi la necessità di arrivare al più presto ad una “più elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a contenere l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia anche sostenuta da varianti emergenti”.

Da pandemia a endemia

Cosa significa endemia? Che differenze ci sono tra pandemia, epidemia ed endemia?

Con il termine pandemia, ormai lo sappiamo bene, si indica la rapida diffusione di una malattia in tutto il globo, coinvolgendo in breve tempo buona parte della sua popolazione. Diversa è l’epidemia, termine con il quale si fa riferimento ad una malattia che si diffonde in una specifica area geografica, con un elevato numero di contagiati e malati, ben superiore a quando ci si aspetterebbe in un determinato periodo di tempo sulla base delle esperienze precedenti.

Con il termine endemia si intende di fatto la convivenza con il virus: il patogeno e/o la malattia rimangono presenti in una determinata area geografica, i contagi continuano ad avvenire, in modo più o meno grave, ma in modo stabile. Endemia non significa quindi che il Coronavirus, sparirà, ma che si stabilizzerà e il numero dei malati non raggiungerà i livelli dell’epidemia. Anche nelle endemie sono possibili andamenti periodici con dei picchi stagionali, ad esempio nella stagione fredda, come avviene con le influenze e i raffreddori.

Quand’è che il Coronavirus diventerà endemico? Questo è ancora un grande punto interrogativo. Non ci sono ancora certezze in merito e anche le previsioni sono rese difficili dal continuo mutare del virus. L’ampia diffusione dei vaccini potrebbe portarci più rapidamente verso l’endemia, vista anche la minore aggressività dell’attuale variante Omicron. Ma non si può escludere che si presentino nuove varianti nei prossimi mesi, più contagiose o più violente.

A far ben sperare c’è il fatto che oltre al virus anche la ricerca va avanti e oggi, rispetto a due anni fa, quando tutto è iniziato, abbiamo nuovi strumenti per combatterlo: la prevenzione, i vaccini, le cure. E la ricerca continuerà ad andare avanti, si parla già di vaccini ad ampio spettro, che possano riuscire a proteggerci anche da nuove mutazioni del virus.

Covid-19: i numeri in Italia

  • Oggi in Italia si contano 2.073.248 positivi, ma il numero dei nuovi dimessi/guariti in un giorno (134.009) supera i nuovi contagiati (78.952), portando i contagiati a diminuire complessivamente di -55.295 unità nelle ultime 24 ore. Il mese scorso si registravano ancora incrementi giornalieri di circa 60mila unità (con i nuovi positivi che viaggiavano ad una velocità più elevata di 150mila casi giornalieri, mentre i dimessi/guariti erano sulle 56mila unità). Nell’ultimo mese sono guarite dal Covid-19 3.185.293 persone.
  • In un mese in Italia ci sono stati 3.751.974 nuovi casi di Coronavirus accertati, di cui 46.094 tra gli operatori sanitari (228.441 da inizio pandemia). L’età media è scesa notevolmente rispetto a inizio pandemia, arrivando a 37 anni, su base mensile e a 40 anni considerando i dati complessivi. Leggermente più colpite le donne.
  • Da inizio pandemia si registrano 11.621.736 casi di Coronavirus in Italia e 148.771 decessi (+229 nelle ultime 24 ore e +7.852 negli ultimi 30 giorni). Nelle ultime 24 ore sono stati 105 i nuovi ricoveri in terapia intensiva.

Vaccini

Con 128 milioni di vaccini somministrati e il 90% degli over 12 immunizzati, l’Italia è uno dei Paesi che conta più vaccinati in Europa, insieme al Portogallo. Ad oggi in Italia sono state somministrate 130.750.812 dosi di vaccino anti Sars-coV-2 (erano 116.256.181 un mese fa)..

  • Totale con almeno una dose: 49.272.294 (contro 48.332.948), pari al 91,23 % della popolazione over 12 (contro il precedente 89,49%);
  • Totale ciclo vaccinale 47.734.733 pari all’88,38 % della popolazione over 12 (erano 46.678.236 pari all’86,43% della popolazione over 12);
  • Totale guariti da al massimo 6 mesi 1.182.191 pari al 2,19 % della popolazione over 12 (erano 462.440 – 0,86%);
  • Totale con almeno una dose + guariti da al massimo 6 mesi: 50.454.485 (contro 48.795.388) pari al 93,42 % (era il 90,35%) della popolazione over 12;
  • Totale dose addizionale/richiamo (booster): 35.095.398 (erano 3.697.954) pari all’82,54% (non più il 59,94%) della popolazione potenzialmente oggetto di dose addizionale o booster che hanno ultimato il ciclo vaccinale da almeno quattro mesi.

Somministrazione platea 5-11 anni:

  • Totale con almeno una dose: 1.268.628 (erano praticamente la metà, 639.081) pari al 34,70% (contro il 17,48%) della popolazione 5-11;
  • Totale ciclo vaccinale: 708.649 (contro 72.367), pari al 19,38% (contro l’1,98%) della popolazione 5-11;
  • Totale guariti da non più di 6 mesi: 498.123 (contro 158.883) pari al 13,62% (contro il 4,35%) della popolazione 5-11.

Agli adulti sono stati somministrati in ugual misura i vaccini Moderna e Pfizer, per i  bambini attualmente la dose pediatrica autorizzata in Italia è solo quella prodotta daa Pfizer.

Mappa Covid-19 in Italia

A livello territoriale resta sempre la Lombardia la regione più colpita dal Coronavirus, con 100.346 nuovi casi, in calo però del -38,9% sulla settimana precedente. A seguire troviamo il Veneto (84.362 nuovi casi, -29,4%), la Campania (69.175 nuovi casi, -18,5%) e l’Emilia Romagna (78.115 nuovi casi, -33,7%). Attualmente nessuna Regione è in zona rossa, mentre sono in zona arancione Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Sicilia e Valle Aosta. In zona gialla troviamo: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, PA Bolzano, PA Trento, Puglia, Sardegna, Toscana e Veneto. In zona bianca: Basilicata, Molise e Umbria.

Dati regionali

Regioni – totale casi, attuali e incremento:

  • Lombardia: 2,210,403 (275,586) (8,370)
  • Veneto: 1,221,210 (173,300) (7,470)
  • Emilia-Romagna: 1,107,181 (155,685) (7,447)
  • Campania: 1,091,239 (208,208) (7,955)
  • Lazio: 946,020 (278,607) (8,483)
  • Piemonte: 915,240 (101,747) (3,584)
  • Toscana: 784,216 (122,390) (5,683)
  • Sicilia: 669,398 (270,939) (7,852)
  • Puglia: 643,148 (105,942) (5,146)
  • Liguria: 315,617 (38,964) (1,925)
  • Marche: 285,539 (23,745) (2,519)
  • Friuli Venezia Giulia: 285,107 (47,394) (1,554)
  • Abruzzo: 231,001 (117,996) (2,079)
  • Calabria: 180,565 (43,169) (1,856)
  • P.A. Bolzano: 172,152 (16,439) (870)
  • Umbria: 164,846 (19,161) (1,359)
  • Sardegna: 136,804 (28,171) (2,856)
  • P.A. Trento: 129,475 (13,345) (657)
  • Basilicata: 70,007 (20,207) (798)
  • Molise: 32,395 (8,747) (366)
  • Valle d’Aosta: 30,173 (3,506) (123)

Dati provinciali

Province – totale e incremento casi:

  • Milano: 720,492 (2440)
  • Roma: 701,751 (6254)
  • Napoli: 642,141 (4398)
  • Torino: 484,743 (2091)
  • Brescia: 276,835 (1253)
  • Bologna: 252,514 (1581)
  • Firenze: 234,088 (1426)
  • Verona: 233,999 (1486)
  • Padova: 229,272 (1380)
  • Treviso: 226,386 (1455)
  • Bari: 218,483 (1447)
  • Vicenza: 215,316 (1332)
  • Varese: 203,825 (727)
  • Monza e della Brianza: 203,423 (683)
  • Venezia: 193,766 (1093)
  • Salerno: 177,079 (1611)
  • Bergamo: 173,307 (776)
  • Bolzano: 172,152 (870)
  • Modena: 168,599 (964)
  • Genova: 162,054 (942)
  • Palermo: 161,129 (1067)
  • Catania: 160,365 (1400)
  • Caserta: 160,115 (1261)
  • Como: 136,366 (403)
  • Trento: 129,475 (657)
  • Cuneo: 124,811 (347)
  • Reggio nell’Emilia: 123,748 (1079)
  • Perugia: 120,301 (983)
  • Udine: 118,678 (645)
  • Pavia: 115,916 (447)
  • Forlì-Cesena: 113,533 (646)
  • Rimini: 107,793 (746)
  • Lecce: 103,243 (1317)
  • Ravenna: 101,396 (709)
  • Foggia: 100,221 (740)
  • Latina: 93,729 (873)
  • Pisa: 90,549 (559)
  • Mantova: 89,313 (455)
  • Taranto: 88,380 (652)
  • Ancona: 88,016 (750)
  • Parma: 87,268 (644)
  • Messina: 82,175 (1037)
  • Lucca: 77,145 (597)
  • Alessandria: 74,437 (281)
  • Ferrara: 73,866 (660)
  • Frosinone: 72,007 (713)
  • Cremona: 71,917 (334)
  • Reggio di Calabria: 71,393 (1434)
  • Novara: 70,240 (218)
  • Arezzo: 69,162 (532)
  • Pordenone: 68,727 (407)
  • Pistoia: 66,672 (464)
  • Barletta-Andria-Trani: 65,646 (408)
  • Livorno: 64,726 (594)
  • Chieti: 63,579 (690)
  • Lecco: 62,586 (240)
  • Trieste: 61,592 (343)
  • Siracusa: 61,400 (716)
  • Pesaro e Urbino: 60,968 (426)
  • Prato: 60,788 (369)
  • Brindisi: 60,360 (518)
  • Piacenza: 59,740 (272)
  • Teramo: 57,034 (443)
  • Macerata: 55,881 (594)
  • Pescara: 54,809 (389)
  • Avellino: 52,005 (370)
  • Savona: 51,522 (341)
  • Lodi: 49,751 (205)
  • In fase di definizione/aggiornamento: 49,628 (235)
  • Rovigo: 49,474 (308)
  • Ragusa: 49,391 (552)
  • L’Aquila: 49,177 (490)
  • Siena: 49,120 (446)
  • Belluno: 48,219 (308)
  • Trapani: 46,555 (2093)
  • Imperia: 45,886 (269)
  • Agrigento: 45,247 (434)
  • Viterbo: 45,151 (472)
  • Potenza: 44,275 (495)
  • Caltanissetta: 43,581 (399)
  • Cosenza: 43,203 (92)
  • La Spezia: 42,096 (307)
  • Asti: 41,845 (169)
  • Cagliari: 38,804 (994)
  • Sondrio: 37,893 (155)
  • Terni: 37,505 (316)
  • Sassari: 36,162 (885)
  • Ascoli Piceno: 36,087 (363)
  • Massa Carrara: 35,912 (234)
  • Grosseto: 35,499 (462)
  • Biella: 35,054 (138)
  • Benevento: 34,077 (263)
  • Verbano-Cusio-Ossola: 32,762 (96)
  • Vercelli: 32,461 (125)
  • Fermo: 32,129 (301)
  • Gorizia: 31,985 (142)
  • Aosta: 27,321 (115)
  • Rieti: 27,316 (171)
  • Catanzaro: 25,071 (216)
  • Nuoro: 24,808 (297)
  • Matera: 24,186 (294)
  • Sud Sardegna: 23,418 (610)
  • Campobasso: 22,908 (269)
  • Vibo Valentia: 21,507 (39)
  • In fase di definizione/aggiornamento: 20,144 (19)
  • Enna: 19,555 (154)
  • Fuori Regione / Provincia Autonoma: 19,477 (116)