Il 24 gennaio sono convocate le Camere per aprire l’elezione del Presidente della Repubblica. E’ il primo atto ufficiale per l’elezione del successore di Sergio Mattarella al Quirinale. La convocazione del Parlamento in seduta comune è pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 4 gennaio 2022.Inizia dunque l’iter per la successione al Quirinale, che prevedibilmente si concluderà nel giro di un mese.
Elezione Presidente della Repubblica: come funziona
L’elezione del Presidente della Repubblica è regolata dall’articolo 83 della Costituzione. Prevede un voto del Parlamento in seduta comune, e allargata ai delegati delle Regioni. Partecipano tre delegati per ogni Regione, eletti dal Consiglio regionale (con l’eccezione della Valle d’Aosta che ha un solo delegato). Per eleggere il Capo dello Stato ci vogliono nelle prime tre sedute il 75% dei voti, mentre dalla quarta votazione in poi basta la maggioranza del 50% dell’Aula.
Il Presidente della Camera Roberto Fico, sentito il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha dunque convocato il Parlamento in seduta comune, con la partecipazione dei delegati regionali, lunedì 24 gennaio alle ore 15, per dare l’avvio all’elezione del Presidente della Repubblica.
Il mandato di Mattarella
Il mandato di Mattarella scade il 4 febbraio del 2022: se a questa data il Parlamento non avesse ancora espresso il nome del nuovo presidente, scatterebbe la “prorogatio“, in base alla quale il presidente rimane in carica fino all’elezione del suo successore.
Nel momento in cui il nuovo Presidente della Repubblica sarà eletto, se non sarà ancora scaduto il mandato, Mattarella si dimetterà. Se invece il 4 febbraio non sarà stato ancora raggiunto un voto sufficiente in Parlamento per eleggere il nuovo presidente, resterà in carica in base alla prorogatio, fino all’elezione del suo successore.
Il passaggio di consegne
Il nuovo presidente entra in carica con il giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione davanti al Parlamento in seduta comune, previsto dall’articolo 91 della Costituzione. Non ci sono rigidità sulla tempistica del passaggio di consegne, fra il voto del Parlamento e il giuramento. Mattarella fu eletto il 31 gennaio 2015 e giurò il 3 febbraio.