Dopo l’obbligo di Green Pass per tutti i mezzi di trasporto, l’arrivo delle festività e l’impennata dei contagi hanno portato il Governo ad istituire nuove restrizioni per quanto riguarda gli spostamenti, in particolare i viaggi all’estero. Vediamo dunque, di chiarire tutti i dubbi per chi deve partire per recarsi fuori dall’Italia, da qui a fine gennaio 2022, alla luce dei chiarimenti forniti con le nuove FAQ pubblicate sul sito del Ministero della Salute in relazione ai viaggi all’estero nel periodo di Natale e Capodanno.
Viaggi: nuove regole Covid
Per rientrare in Italia provenendo da Paesi UE o extra UE ci sono regole differenti per chi ha fatto o meno il vaccino. Dal 16 dicembre al 31 gennaio 2022, l’ultima Ordinanza ministeriale emanata a fronte del dilagare della variante Omicron, obbliga chi rientra dai Paesi UE ad effettuare un tampone prima di tornare in Italia, anche se si è in possesso di Super Green Pass (quindi, anche guariti o vaccinati), mentre per chi non ha mai fatto neanche una dose di vaccino deve fare anche 5 giorni di quarantena. L’obbligo riguarda tutti, a partire dai 6 anni compiuti. Vediamo tutte le misure caso per caso.
Rientro in Italia da paesi UE: isolamento
- In caso di solo Green Pass base, ottenuto effettuando un tampone risultato negativo, si rende necessario l’isolamento fiduciario per cinque giorni presso l’indirizzo indicato nel Passenger Locator Form, con l’obbligo di effettuare un tampone molecolare o antigenico, al termine della quarantena.
- Anche chi ha il Super Green Pass deve sottoporsi a isolamento al rientro in Italia da un Paese UE? No, se ha completato il ciclo vaccinale da non oltre 9 mesi o è guarito dal Covid-19 negli ultimi 6 mesi, o altra certificazione equipollente, a patto che in più: presenti la certificazione attestante un tampone negativo; compila il PLF (Passenger Locator Form – Modulo di localizzazione digitale).
=> Green Pass e Modulo PLF per viaggiare nella UE: quando serve
Regole per viaggiare con minori
Il cittadino italiano che deve rientrare in Italia a quali regole si deve attenere? Alle regole di ingresso stabilite con le Ordinanze del Ministro della Salute per lo specifico Paese di provenienza o di transito. Le regole per il rientro in Italia sono diverse per i minori? Sì. Più in particolare:
- i bambini di età inferiore ai 6 anni sono esonerati dalla presentazione del tampone;
- ai minori dai 6 anni in su è richiesto il tampone antigenico o molecolare prima della partenza, in base agli adempimenti previsti per chi proviene dai Paesi dell’elenco C, dell’elenco D e dell’elenco E.
Qualora si arrivi da un Paese per il quale è previsto l’isolamento fiduciario all’arrivo in Italia, questo non è necessario se:
- oltre al tampone i minori hanno anche il Green Pass da vaccinazione o guarigione;
- si sottopongano a tampone e il genitore che li accompagna è in possesso di Super Green Pass e tampone pre-partenza negativo.
Vaccinati provenienti dalla UE
Le persone vaccinate provenienti da Paesi UE devono fare il tampone prima di entrare in Italia? Sì. L’ingresso in Italia è consentito solo dopo aver mostrato la certificazione attestante il risultato negativo al tampone molecolare/antigenico effettuato nelle 48/24 ore antecedenti l’arrivo nel nostro Paese L’attestazione dell’avvenuta vaccinazione, ovvero la Certificazione verde COVID-19 o altra certificazione equipollente, presentata insieme a quella del tampone negativo consente di non sottoporsi a isolamento fiduciario.
Non vaccinati provenienti dall’UE
Le persone provenienti da un Paese UE non vaccinate quali regole devo seguire per entrare in Italia? In caso di ingresso in Italia senza aver completato il ciclo vaccinale prescritto anti-SARS-CoV-2, o senza certificazione attestante l’avvenuta guarigione dal Covid-19, le persone provenienti dall’UE devono:
- presentare il PLF;
- essere dotati di certificazione attestante un tampone molecolare/antigenico risultato negativol effettuato rispettivamente nelle ultime 48/24 ore;
- sottoporsi a isolamento fiduciario per cinque giorni presso l’indirizzo indicato nel Passenger Locator Form;
- effettuare nuovamente un tampone molecolare o antigenico, al termine dell’isolamento.
Ingresso da Paesi in Elenco C
Chi proviene da un Paese inserito nell’Eenco C (in pratica, quella della UE), quali regole deve seguire per entrare in Italia? A patto di non aver soggiornato o transitato in uno dei Paesi in Elenco E nei 14 giorni prima dell’ingresso in Italia, chi arriva da un paese in Elenco C deve:
- compilare prima della partenza il PLF;
- presentare il Super Green Pass;
- sottoporsi ad un tampone molecolare effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso in Italia o antigenico nelle 24 ore prima dell’ingresso in Italia (tranne i minori al di sotto dei 6 anni).
Obbligo di isolamento fiduciario di 5 giorni per chi non presenta contestualmente sia il tampone che il certificato di vaccinazione o di guarigione valido. Al termine della quarantena è richiesto un ulteriore tampone.
Ingresso in Italia da Paesi in Elenco D
Chi proviene da un Paese inserito nell’Elenco D, quali regole deve seguire per entrare in Italia? Coloro che hanno soggiornato o transitato, nei 14 giorni antecedenti l’ingresso in Italia, in un Paese dell’Elenco D, devono presentare:
- il PLF;
- la certificazione attestante un tampone molecolare risultato negativo nelle 72 ore antecedenti l’ingresso nel territorio nazionale (48 ore per gli ingressi da Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord) oppure un tampone antigenico effettuato nelle 24 ore antecedenti l’ingresso;
- Super Green Pass o equivalente.
In caso di mancata presentazione di tali certificazioni viene richiesto l’isolamento fiduciario per cinque giorni presso l’indirizzo indicato nel Passenger Locator Form, con l’obbligo di effettuare un tampone molecolare o antigenico, al termine dello stesso.
Ingresso in Italia da Paesi in Elenco E
Chi proviene da un Paese inserito nell’Elenco E, quali regole deve seguire per entrare in Italia? Coloro che hanno soggiornato o transitato, nei 14 giorni antecedenti l’ingresso in Italia, in un Paese dell’Elenco E, devono:
- presentare il PLF;
- fare tn tampone molecolare nelle 72 ore antecedenti l’ingresso in Italia o antigenico entro le 24 ore;
- sottoporsi a isolamento per 10 giorni presso l’indirizzo indicato nel Passenger Locator Form, con l’obbligo di tampone al termine dell’isolamento.
Transfrontalieri
Quali sono le regole per i lavoratori transfrontalieri? I transfrontalieri in ingresso e in uscita dall’Italia per comprovati motivi di lavoro e per il conseguente rientro nella propria residenza o dimora devono presentare il Passenger Locator Form. Tale obbligo non si applica se il lavoratore transfrontaliero si sposta con mezzo privato e permane per non più di 48 ore in una località che dista non più di 60 km dal luogo di residenza, domicilio o abitazione.
Quali sono le regole per gli alunni e gli studenti transfrontalieri? C0sì come per i lavoratori, anche gli studenti transfrontalieri che frequentano un corso di studi in uno Stato diverso da quello di residenza, abitazione o dimora, nel quale ritornano ogni giorno o almeno una volta la settimana devono presentare il Passenger Locator Form, a meno che non si spostino con mezzo privato permanendo per non più 48 ore in una località che dista non più di 60 km dal luogo di residenza, domicilio o abitazione. Il tutto a patto che non insorgano sintomi di possibile contagio da Covid-19.
Corridoi turistici Covid-free
Cosa sono i corridoi turistici Covid-free? Si tratta di mete turistiche extra UE che sono stati istituiti in via sperimentale, e con precisi protocolli di sicurezza. In pratica sono stati selezionati degli itinerari in partenza e in arrivo sul territorio nazionale, finalizzati a consentire la realizzazione di viaggi turistici controllati, compresa la permanenza presso strutture ricettive selezionate, secondo specifiche misure di sicurezza sanitaria idonee a garantire il rispetto dei protocolli contenuti nel documento “Indicazioni volte alla prevenzione e protezione dal rischio di contagio da COVID-19 nei corridoi turistici Covid-free”, allegato all’Ordinanza 28 settembre 2021. Gli attuali corridoi turistici Covid-free sono operativi verso Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Egitto (limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam). Anche da queste zone la compilazione del dPLF è sempre necessaria prima del rientro in Italia.
Paesi esteri: Elenchi
Elenco A
Rientrano nell’Elenco A lo Stato della Città del Vaticano e la Repubblica di San Marino. Per questi Paesi non è prevista nessuna limitazione né l’obbligo di dichiarazione tramite il Passenger Locator Form.
Elenco B
Rientrano nell’Elenco B gli Stati e i territori a basso rischio epidemiologico individuati con ordinanza adottata ai sensi dell’articolo 6, comma 2. Gli spostamenti da e per questi Paesi sono consentiti senza necessità di motivazione. Al momento, nessuno Stato è ricompreso in questo elenco.
Elenco C
Paesi nell’Elenco C Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco
Elenco D
Rientrano nell’Elenco D i seguenti Paesi: Argentina, Australia, Bahrain, Canada, Cile, Colombia, Giappone, Indonesia, Israele, Kuwait, Nuova Zelanda, Perù, Qatar, Ruanda, Arabia Saudita, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale e basi britanniche nell’isola di Cipro ed esclusi i territori non appartenenti al continente europeo), Repubblica di Corea, Stati Uniti d’America, Emirati Arabi Uniti, Uruguay, Taiwan, Regioni Amministrative speciali di Hong Kong e Macao.
Elenco E
Rientrano nell’Elenco E tutti gli Stati e territori non espressamente indicati in altro elenco. Regole specifiche sono state adottate per il Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia, Eswatini. Per questi Paesi non è possibile applicare le medesime condizioni previste per i Paesi in Elenco E.
Più in particolare è vietato l’ingresso in Italia per le persone provenienti o che abbiano soggiornato nei quattordici giorni precedenti in questi Paesi, a meno che non si tratti di cittadini italiani che abbiano la residenza anagrafica in Italia da data anteriore al 26 novembre 2021, unitamente ai figli minori, al coniuge o alla parte di unione civile, a condizione che non manifestino sintomi da Covid-19, rispettando le procedure previste fino al 31 gennaio 2022: tampone all’arrivo, isolamento di 10 giorni, a prescindere dall’esito negativo del test, e nuovo tampone molecolare.
Deroghe
Sono previste alcune deroghe alle misure di prevenzione sopraindicate, con autodichiarazione senza necessità di autorizzazione da parte del Ministero della Salute per chi entra in Italia dai Paesi in Elenco D e Elenco E. Deroga al tampone pre-partenza, all’isolamento fiduciario e tampone di fine isolamento:
- equipaggio dei mezzi di trasporto;
- personale viaggiante;
- movimenti da e per gli Stati e territori di cui all’elenco A dell’allegato 20;
- lavoratori transfrontalieri in ingresso e in uscita dal territorio nazionale per comprovati motivi d lavoro e per il conseguente rientro nella propria residenza, abitazione o dimora;
- chiunque fa ingresso in Italia per un periodo non superiore alle centoventi ore (5 giorni) per comprovate esigenze di lavoro, salute o assoluta urgenza;
- chiunque transita, con mezzo privato, nel territorio italiano per un periodo non superiore a trentasei ore;
- chiunque rientra nel territorio nazionale a seguito di permanenza di durata non superiore a 48 ore in località estere situate a distanza non superiore a 60 km dal luogo di residenza, domicilio o abitazione, purchè lo spostamento avvenga con mezzo privato.
Deroga all’isolamento fiduciario e dal tampone di fine isolamento, purché si effettui il tampone pre-partenza:
- al personale sanitario in ingresso in Italia per l’esercizio di qualifiche professionali sanitarie, incluso l’esercizio temporaneo;
- al personale di imprese ed enti aventi sede legale o secondaria in Italia per spostamenti all’estero per comprovate esigenze lavorative di durata non superiore a centoventi ore (5 giorni);
- ai funzionari e agli agenti, comunque denominati, dell’Unione europea o di organizzazioni internazionali, agli agenti diplomatici, al personale amministrativo e tecnico delle missioni diplomatiche, ai funzionari e agli impiegati consolari, al personale militare, compreso quello in rientro dalle missioni internazionali, e delle forze di polizia, al personale del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e dei vigili del fuoco nell’esercizio delle loro funzioni;
- agli alunni e agli studenti per la frequenza di un corso di studi in uno Stato diverso da quello di residenza, abitazione o dimora, nel quale ritornano ogni giorno o almeno una volta la settimana;
- agli ingressi mediante voli «Covid-tested;
- agli ingressi per competizioni sportive di interesse nazionale.
Il tutto a patto che non insorgano sintomi di Covid-19 e che si compili il Passenger Locator Form prima dell’ingresso in Italia.
Voli Covid-tested
I voli “Covid-tested” sono quelli riservati esclusivamente a passeggeri che nei 14 giorni precedenti all’imbarco non abbiano soggiornato o transitato in Paesi classificati in Elenco E o in Paesi per i quali sono vigenti specifiche misure restrittive disposte con ordinanza del Ministro della Salute. I passeggeri di voli “Covid-tested” sono tenuti:
- a consegnare la certificazione attestante il risultato negativo del test molecolare o antigenico, effettuato non oltre le 48 ore precedenti all’imbarco;
- compilare il digital Passenger Locator Form;
- effettuare nuovamente test molecolare o antigenico all’arrivo all’aeroporto di destinazione.
I passeggeri di questi voli vengono così autorizzati all’ingresso e al transito nel territorio nazionale senza necessità, laddove previsto, di rispettare gli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario.