Quali sono le regioni italiane che esportano di più? Lo rivela l’indagine promossa dal Centro studi Tagliacarne/Unioncamere che sottolinea come l’export Made in Italy in questi mesi stia mostrando ottime performance. La graduatoria nazionale vede Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna occupare i primi tre gradini della classifica legata all’export, tanto che le tre realtà vantano oltre la metà delle imprese esportatrici nazionali. Fanalino di coda della classifica sono Valle d’Aosta, Molise e la Basilicata.
Il report focalizza l’attenzione anche sul solido binomio formato da export e digitale, basti pensare che il 20% delle imprese esportatrici investe nelle tecnologie 4.0 soprattutto per conquistare una maggiore efficienza interna (88%) e una maggiore competitività (82%) anche sui mercati esteri. Tra il 2015 e il 2020, inoltre, il 65,2% delle imprese ha investito nella transizione digitale e buona parte di questa quota ha puntato su strumenti utili anche ai fini delle esportazioni, come “Big data per analizzare i mercati” e “Digital marketing”.
Il digitale sta diventando sempre di più uno strumento indispensabile per l’internazionalizzazione delle imprese ed accorciare i divari tra il Nord e il Sud del Paese”, ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete.
Prete ha messo in evidenza il lavoro delle Camere di Commercio per preparare le imprese ad affrontare i due percorsi soprattutto attraverso voucher, strumenti digitali e il rilascio di documenti per l’export.
Per aiutare le aziende a cogliere la sfida del digitale, la rete del Punti impresa digitale presenti in tutte le Camere di commercio ha coinvolto in quattro anni più di 400 mila imprenditori con iniziative di informazione, formazione e assistenza su 4.0, realizzando 40mila assessment.
Secondo le stime, le vendite all’estero di beni a fine 2021 risultano in crescita dell’11,3% ed il commercio internazionale accelera le prospettive di ripresa consentendo alle imprese di recuperare quanto perso nel 2020.