Un nuovo decreto Covid con le misure di Natale entro fine settimana per contenere la quarta ondata Covid. I lavori preparatori sono iniziati con il vertice di lunedì 22 novembre con le Regioni, seguiranno nei prossimi giorni la cabina di regia e il Consiglio dei Ministri per approvare il testo.
Alcune novità sembrano quasi certe, come l’obbligo della terza dose per il personale sanitario, la validità della Certificazione Verde Covid-19 ridotta a 9 mesi e quella dei tamponi (molecolari a 48 ore e antigenici rapidi a 24 ore), nonché l’anticipo della dose booster a cinque mesi dal ciclo primario (incamerato il parere positivo dell’AIFA, l’agenzia italiana del farmaco).
Proposte per il nuovo decreto
Per quanto concerne il parere delle Regioni, il Friuli Venezia Giulia (con numeri quasi da zona gialla) è favorevole al Super Green Pass, così come Liguria ed Emilia Romagna. La Sicilia sembra più favorevole all’obbligo vaccinale (ed anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa non esclude l’estensione dell’obbligo vaccinale a nuove categorie), così come lo è anche Confindustria sul fronte parti. Di fatto, il Super Green Pass potrebbe arrivare già a dicembre, come anticipato dal ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, per incentivare le vaccinazioni.
Ipotesi da valutare
In generale, restano aperte le varie ipotesi: dal Super Green Pass ai nuovi obblighi vaccinali e alle restrizioni a doppio binario. In vista delle decisioni, ampiamente in divenire, vediamo cosa comporterebbero le varie ipotesi in campo.
- Lockdown differenziato: quando una Regione esce dalla zona banca, le limitazioni si potrebbero applicare solo a chi è senza Green Pass, per consentire alle attività economiche di tenere aperto e limitando il rischio di contagio ai soggetti più esposti; un’alternativa sarebbe il lockdown a doppio binario solo in zona arancione e rossa.
- Super Green Pass: per entrare nei bar, ristoranti e cinema, e per tutte le attività diverse dal lavoro, sarebbe necessario un Green Pass ottenuto dopo il vaccino o la guarigione, mentre quello rilasciato dopo un tampone resterebbe consentito solo per andare al lavoro.
- Obbligo vaccinale: oltre all’estensione della terza dose per il personale sanitario e le RSA, si potrebbe estendere l’obbligo vaccinale a nuove categorie, per esempio agli insegnanti, alla PA che lavora con il pubblico e forze dell’ordine.