Anticipata al 22 novembre della campagna per la terza dose di vaccino agli over 40, mentre si concretizza la possibilità di nuove restrizioni e le Regioni formalizzano la richiesta del super Green Pass per la vita sociale riservato ai vaccinati e ai guariti. L’obiettivo è contrastare la quarta ondata Covid, che in Europa sta portando a nuovi lockdown ed all’obbligo vaccinale.
Andamento Covid in Italia
Partiamo dal monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità. Sale l’incidenza settimanale, a 98 casi ogni 100mila abitanti, è stabile l’indice di trasmissibilità RT, a 1,21. Entrambi i dati, sono sopra la soglia epidemia, rispettivamente a 50 casi ogni 100mila abitanti per l’incidenza e a 1 per l’indice RT. Il motivo per cui l’Italia continua a restare interamente in zona bianca è che sono invece sotto la soglia di rischio i dati relativi alla pressione sugli ospedali, ma anche questi sono in aumento: il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 5,3%%, dal precedente 4,4%, quello delle aree mediche a livello nazionale sale al 7,1%, dal 6,1% della settimana scorsa. I livelli sopra i quali si passa in zona gialla sono rispettivamente al 10 e 15%, per terapie intensive e aree mediche. Il report ISS segnala che è in forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (15mila 773 vs 11mila 001 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (34% vs 34%). È in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 48%). Aumenta invece la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (21% vs 18%).
Cambi di colore nelle Regioni
Per quanto riguarda la situazione delle Regioni, i dati più preoccupanti arrivano dal Friuli Venezia Giulia, con le terapie intensive sopra la soglia di rischio, e le aree mediche a un passo dal livello da zona gialla. Numeri sotto osservazione, ma più lontani dal rischio zona gialla, nella provincia di Bolzano, nelle Marche, e in misura ancora minore in Lombardia, Lazio, Sicilia, Valle d’Aosta. Ripetiamo: per queste ultime Regioni non c’è un imminente rischio di passaggio in zona gialla.
Il punto è che salgono le preoccupazioni relative all’impatto della quarta ondata, in considerazione di quanto avviene nel resto d’Europa. E in vista delle festività natalizie. L’obiettivo è quello di contenere il contagio evitando chiusure che impattino sulle attività economiche. La situazione è migliore di quella dell’anno scorso, ma l’attenzione deve restare alta.
Terza dose anticipata
La campagna vaccinale resta il principale strumento per la lotta al Covid. C’è una nuova ordinanza del ministero della Salute che anticipa la possibilità di somministrare la terza dose alla fascia di età fra i 40 e i 60 anni a lunedì 22 novembre. La precedente data era il primo dicembre. Per fare la terza dose devono essere passati almeno sei mesi da quando è stato ultimato il ciclo vaccinale. Coloro che sono stati vaccinati con Johnson & Johnson possono invece già fare la terza dose indipendentemente dall’età anagrafica, sempre se sono passati sei mesi dalla prima somministrazione.
Super Green Pass
In vista c’è un vertice tra Governo e Regioni per valutare la situazione e stabilire eventuali nuove restrizioni. Molte Regioni sono favorevoli, ad esempio, a introdurre il cosiddetto Super Green Pass, che consentirebbe solo ai vaccinati e ai guariti dal Covid di entrare nei bar, ristoranti, cinema e via dicendo. In pratica, il green pass con tampone resterebbe valido solo per chi deve recarsi al lavoro, mentre per tutte le altre attività sarebbe necessario il vaccino. Ci sono anche altre opzioni ritenute probabili, come la riduzione a nove mesi (o anche sei) della validità della Certificazione Verde. In preparazione, infine, sembra esserci l’obbligo di terza dose per il personale sanitario e delle RSA.