Le restrizioni legate all’emergenza Coronavirus in Italia sono state allentate però sono aumentati in vincoli riguardanti il possesso del Green Pass, che si ottiene in caso di vaccinazione anti-Covid, di guarigione dal virus o di tampone negativo. Questa situazione ha portato ad un notevole incremento di richieste di tamponi rapidi (+57,7%), in farmacia soprattutto. Ulteriori picchi di richieste sono attesi dal 15 ottobre, quando il Green Pass negli ambienti di lavoro diventerà obbligatorio in tutti i contesti pubblici e privati.
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Effettuare il tampone in farmacia è un modo comodo e veloce per verificare un potenziale contagio da Covid-19, soprattutto come alternativa per chi non può, o non vuole, fare in vaccino contro il SARS-CoV-2: non a caso, l’obbligo di Green Pass non ha prodotto un’impennata dei vaccini quanto piuttosto una crescita dei test.
Non tutti sanno però che in alcuni casi è possibile anche fare il tampone in farmacia gratuitamente. Vediamo requisiti, controlli e procedure per richiedere il test rapido anti Covid gratuito al proprio farmacista di fiducia.
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Tampone gratuito: requisiti
Il Decreto n. 127/2021, il cosiddetto Decreto sul Green Pass sul lavoro, prevede anche l’obbligo per le farmacie che somministrano test antigenici rapidi:
- di applicare le modalità e i prezzi definiti nel Protocollo nazionale;
- di assicurare l’esecuzione gratuita del tampone nei confronti dei soggetti con patologie che non consentono loro di ricevere o completare la vaccinazione anti Covid, se provvisti di idonea certificazione medica.
Per poter fare il tampone gratuito in farmacia, dunque, è necessario essere in possesso di apposita certificazione di esenzione, che potrà essere anche digitale in base alle specifiche tecniche che verranno individuate con un successivo DPCM.
Per ora le certificazioni di esenzione sono in formato cartaceo e vengono rilasciate in forma gratuita direttamente dai medici vaccinatori dei Servizi vaccinali delle Aziende ed Enti dei Servizi sanitari regionali o dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta dell’assistito che operano nell’ambito della campagna di vaccinazione. Queste certificazioni di esenzione dal vaccino anti Covid resteranno valide fino al 30 novembre, per effetto della recente proroga arrivata con la circolare del Ministero della Salute, sia per quanto riguarda i documenti già emessi che per i nuovi.
Chi non può vaccinarsi per motivi medici non ha obbligo di Green Pass nella maggioranza dei casi (es: per entrare nei bar e ristoranti al chiuso, palestre e piscine al chiuso, mostre, cinema, musei), mentre in altri viene richiesto il tampone negativo (es: per viaggiare all’estero).
Tampone gratuito: rimborsi per le farmacie
Dal canto loro, le farmacie che effettuano tamponi gratuiti a coloro che sono esenti dal vaccino e dal Green Pass, potranno richiederne il rimborso. Per ottenerlo dovranno:
- verificare il possesso della certificazione di esenzione;
- verificare che la certificazione sia rilasciata esclusivamente dai soggetti incaricati;
- conservare copia della certificazione cartacea agli atti;
- trasmettere i dati dei tamponi effettuati al Sistema Tessera Sanitaria, impostando il flag su “tampone somministrato in esenzione”.