Ci sono una serie di anticipazioni economico-fiscali nella NaDEF approvata il 29 settembre, che elenca alcune misure strategiche in via di attuazione o di proroga: Fondo di Garanzia per le PMI, incentivi all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi (Superbonus), riforma degli ammortizzatori sociali, Assegno Unico Universale per i Figli ed anche riforma fiscale, che risulta tra le misure collegate alla Legge di Bilancio 2022. Il premier Mario Draghi ha inoltre dichiarato che il ddl delega sarà approvato in Consiglio dei Ministri a inizio ottobre. I passaggi chiave per la riforma vera e propria sono infatti due.
- il ddl fiscale, ovvero il disegno di legge delega in cui il Governo fissa i cardini della riforma prima del suo cammino parlamentare, al termine del quale l’Esecutivo predisporrà i decreti legislativi attuativi;
- il finanziamento della riforma nella nuova Legge di Bilancio, le cui risorse si sommeranno a quelle già stanziati lo scorso anno (circa 2 miliardi).
I contenuti della riforma ed il nodo risorse
Lo schema del disegno di legge delega sulla riforma fiscale si basa sull’Indagine conoscitiva parlamentare sulla riforma fiscale, che si è conclusa il 30 giugno con l’approvazione di una relazione. Molto in sintesi, contiene proposte per il taglio IRPEF sui ceti medi, il taglio del cuneo fiscale e l’uscita graduale dal regime forfettario. Il costo delle misure contenute nella Relazione sull’Indagine conoscitiva è intorno ai 20 miliardi di euro. Mancano dunque almeno 18 miliardi da reperire ed inserire nella Manovra di Bilancio 2022. Le proposte parlamentari contenute nell’Indagine sono le seguenti.
Proposte di riforma fiscale
- IRPEF: si propone l’estensione della no tax area, la revisione del terzo scaglione (redditi tra 28mila e 55mila euro con aliquota del 38%) ed un reddito minimo esente più alto sotto i 35 anni.
- IRAP: eliminazione con assorbimento parziale nell’IRES.
- Cuneo fiscale: dopo la riduzione già applicata per i dipendenti, si propongono sgravi anche per le imprese.
- Forfettari: si propone un regime transitorio più graduale per i soggetti che fuoriescono dalla Flat Tax.
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Altre anticipazioni: le entrate derivanti dalla revisione delle imposte ambientali e dei sussidi ambientalmente dannosi andranno utilizzate per ridurre altri oneri a carico dei settori produttivi. Le risorse di bilancio verranno indirizzate anche verso gli investimenti e le spese per ricerca, innovazione e istruzione.
In ogni caso sarà una riforma ampia, non basata su una strategia di breve periodo ma pensata per essere equa e sostenibile sul medio e lungo periodo. In applicazione del “principio Draghi”, secondo cui “non è una buona idea cambiare le tasse una alla volta”, espresso nel suo primo discorso in Parlamento.
Altri obiettivi fiscali nel DEF
La riforma fiscale si inserisce in una sessione di Bilancio espansiva rispetto al tendenziale, che continuerà a sostenere l’economia con interventi mirati fino a quando il PIL e l’occupazione avranno recuperato non solo la caduta ma anche la mancata crescita rispetto al livello del 2019. In questo quadro si colloca il prolungamento di diverse misure di rilievo economico e sociale, fra cui il Fondo di Garanzia per le PMI e gli incentivi all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi (proroga del Superbonus). La politica di bilancio diventerà maggiormente orientata alla riduzione strutturale di deficit e rapporto debito/PIL a partire dal 2024.