Con la conferma dei dati dell’ultimo monitoraggio settimanale ISS, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza con cui la Sicilia torna in zona gialla Covid, che con le nuove regole scatta con il 10% delle terapie intensive occupate e il 15% di ricoveri:
È la conferma che il virus non è ancora sconfitto e che la priorità è continuare ad investire sulla campagna di vaccinazione e sui comportamenti prudenti e corretti di ciascuno di noi.
Con la fascia gialla torna l’obbligo di mascherina all’aperto, il limite di quattro persone al tavolo nei ristoranti, la minore capienza per spettacoli all’aperto ed eventi sportivi.
La Sicilia è risultata l’unica Regione italiana a rischio moderato ma “ad alta probabilità di progressione“. In base al report, ci sono intatti altre 10 Regioni e Province Autonome a rischio moderato (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Piemonte, Pa Trento, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta), mentre le restanti 11 risultano a rischio basso. I riflettori sono adesso puntati sulla Sardegna, che dal 6 settembre rischia di tornare in zona gialla.
Secondo il monitoraggio, è in aumento l’incidenza settimanale a livello nazionale, al di sopra della soglia di 50 casi settimanali per 100mila. La trasmissibilità sui casi sintomatici e ospedalizzati è in diminuzione ma ancora sopra la soglia epidemica. In aumento i ricoveri per COVID-19. In Italia la variante Delta ormai è quella prevalente, associata ad un aumento di nuovi casi di infezione anche in paesi con alta copertura vaccinale. Il completamento della vaccinazione diventa pertanto fondamentale per frenarne l’avanzata e non vedere retrocesse in zona gialla altre Regioni.
Green Pass esteso e valido per 12 mesi
La strada per uscire dallo stato di emergenza è dunque ancora lunga. Anche per questo, il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) ha dato parere positivo alla proposta avanzata dal Ministero della Salute di prolungare la validità del Green Pass da 9 a 12 mesi. Significa che chi è in possesso della Certificazione Verde Covid-19 avrà potrà farne uso per altri tre mesi rispetto all’attuale scadenza per i vari scopi per i quali è richiesta in Italia.
In pratica, chi completa il ciclo del vaccino ha un intero anno per fruire del pass ai fini dell’accesso a servizi e attività oggi preclusi ha chi non può dimostrare di essere negativo al Coronavirus: ristorazione al chiuso al tavolo, palestre, piscine al chiuso e centri termali, feste e banchetti, RSA e sale d’attesa ospedaliere, ingressi allo stadio, sagre, fiere e congressi, cinema e musei, parchi di divertimento, sale bingo e gioco, concorsi pubblici.
Non solo, dal primo settembre scattano tutti i nuovi ambiti applicativi: trasporti a lunga percorrenza, scuola e università, probabilmente nel breve periodo anche contesti di lavoro in cui si è a contatto con il pubblico. Dal 6 settembre si apre anche la discussione degli eventuali correttivi all’ultimo Decreto Covid, che potrebbe contenere le estensioni dell’obbligo di Green Pass in discussione in questi giorni. A fare la differenza potranno essere solo i numeri dei contagi, a loro volta condizionati dall’andamento della campagna vaccinale.
La fine dello stato di emergenza per il momento è fissata al 31 dicembre ma è probabile che venga ancora una volta prorogata: di fatto, la convivenza con il virus è destinata a perdurare per diverso tempo. Anche per questo si valuta la terza dose di vaccino, a partire da professioni sanitarie e soggetti fragili.