Il 15 ottobre decolla la nuova compagnia di bandiera ITA al posto di Alitalia, che smette di volare il 14 ottobre: l’ENAC (Ente nazionale aviazione civile) ha rilasciato a ITA (Italia Trasporto Aereo) il certificato di operatore e la licenza di trasporto aereo dopo il volo di prova, mentre sul fronte operativo resta il nodo dei biglietti Alitalia già venduti e su quello industriale la questione occupazionale e le attese di mercato.
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Biglietti Alitalia dopo il 15 ottobre
Dal 15 ottobre Alitalia deve cancellare i voli, contestualmente al debutto di quelli ITA: in base alle stie si tratta di circa 225mila biglietti già venduti ma che non potranno essere utilizzati. Sono previsti indennizzi grazie al fondo apposito da 100 milioni di euro istituito dal Governo per il risarcimento dei passeggeri ma non si conoscono ancora le modalità della tutela: sarà previsto solo il rimborso o anche un voucher per volare con altra compagnia? Quali modalità e tempistiche?
Biglietti aerei ITA dal 15 ottobre
I biglietti Alitalia venduti per tratte operate successivamente al 15 ottobre non potranno essere operate ma non saranno automaticamente trasferiti alla nuova compagnia (che è un soggetto diverso da Alitalia), a meno che nel frattempo non vengano presi accordi specifici in questo senso fra i due vettori. La vendita online dei biglietti Alitalia cesserà comunque con l’inizio delle vendite dei biglietti ITA, previsto per agosto.
Hub, scali e rotte ITA
La compagnia parte con 52 aerei ma prevede di incrementare la flotta a 78 aerei nel 2022 e 105 nel 2025. Si basa sui due hub di Alitalia, Milano Linate e Roma Fiumicino, mantenendo rispettivamente l’85% e il 43% degli slot. Inizia con 45 destinazioni e 61 rotte ma il piano prevede di salire a 74 destinazioni e 89 rotte nel 2025. Sul lungo raggio si parte con New York (da Roma e da Milano), Tokyo, Boston, Miami, San Paolo, Buenos Aires, Washington e Los Angeles. Sul medio raggio sono coperte tutte le principali destinazioni europee e mediterranee. In Italia, scali in tutti i principali aeroporti.
Piano industriale
ITA assorbe fin da subito 2.900 dipendenti Alitalia, mentre restano 7.600 esuberi: il Piano Industriale prevede che nei prossimi anni vengano assunti in tutto 5.700 ex dipendenti della compagnia di bandiera uscente (entro il 2025). In questa ipotesi, potrebbe riassorbire altri 2.800 esuberi Alitalia. Il successo dell’operazione è legato al successo di mercato che saprà conquistarsi il nuovo vettore, nel cui management troviamo Fabio Maria Lazzerini come amministratore delegato (già top manager di Alitalia e prima in Emirates, un passato nell’II e nell’automazione industriale) e Alfredo Altavilla come presidente (ex top manager, prima in Fiat e poi in FCA, braccio destro di Sergio Marchionne). Fra le prime sfide, oltre a quelle legate alla flessibilità operativa in epoca di pandemia, la conquista del brand Alitalia, che verrà assegnato tramite bando del MiSE (ministero Sviluppo economico).