Nuova fase della campagna vaccinale: dopo Ferragosto partono le somministrazioni senza prenotazione per la fascia 12-18 anni. L’indicazione è contenuta in una lettera che il Commissario all’Emergenza Covid, Paolo Francesco Figliuolo, ha inviato alle Regioni per chiedere di predisporre le necessarie misure organizzative. In particolare, la struttura commissariale chiede di predisporre corsie preferenziali per l’ammissione alle somministrazioni dei cittadini fra i 12 e i 18 anni anche senza preventiva prenotazione». In Italia, ricordiamo che gli unici due vaccini abilitati per i ragazzi under 18 sono Pfizer e Moderna.
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Si tratta di un’accelerazione della campagna per le fasce più giovani della popolazione con accesso al vaccino, che finora si sono dovuti adeguare alle procedure regionali ma che, dal 16 agosto, potranno ottenere il siero senza prenotazione. Le Regioni devono predisporre un adeguato servizio e comunicare al pubblico le strutture dedicate – se nei punti vaccinali ordinari o anche dal pediatra o dal medico – e le regole per i genitori (che devono dare il consenso alla vaccinazione). Fra le indicazioni utili che si attendono, spicca anche quella relativa alla possibilità di vaccinarsi fuori Regione.
La misura è pensata in vista dell’apertura dell’anno scolastico, con l’obiettivo di garantire le lezioni in presenza. Per raggiungerlo, il Governo ha messo in campo misure legislative, introducendo l’obbligo di Green Pass per gli insegnanti, e per gli studenti limitatamente a quelli delle università. Per i ragazzi fra i 12 e i 18 anni non c’è obbligo di Certificazione Verde per andare a scuola in presenza, ecco perché si spinge per promuovere la vaccinazione dei ragazzi, eliminando barriere burocratiche.
La campagna vaccinale, scrive Figliuolo, «si sta sviluppando nei termini pianificati che vedono il progressivo raggiungimento degli obiettivi previsti per l’immunizzazione delle classi prioritarie, dei cittadini maggiormente vulnerabili e fragili». Ora, con l’obiettivo di dare impulso alla vaccinazione dei più giovani in vista della riapertura delle scuole a settembre, si chiede alle Regioni di organizzare le somministrazioni per i 12-18enni predisponendo corsie preferenziali senza prenotazione.
Questa, fra l’altro, «avrà risvolti positivi» anche sulla «ripresa in sicurezza sia delle attività sportive sia di quelle finalizzate a garantire il maggiore benessere psicofisico per i più giovani». E sempre in questo ambito, va fatto ogni sforzo per la vaccinazione anche del «personale tecnico che opera negli impianti sportivi o presso associazioni sportive finalizzate al benessere». Si tratta, lo ricordiamo, di strutture per entrare nelle quali, se l’attività di svolge al chiuso, serve il Green Pass.
In base i dati ufficiali, all’11 agosto 2021 ci sono 34 milioni 922mila 431 persone vaccinate completamente, che corrispondono al 64,66 % della popolazione over 12. Nella fascia dai 12 ai 19 anni, ci sono 1,8 milioni di persone che hanno ricevuto ameno una 1 milione di vaccinati completamente, su una platea generale formata da 4,6 milioni di persone.
Vaccino ai bambini tra 5 e 11 anni
Per l’autunno si auspica che sia completato l’iter di approvazione del vaccino Covid anche alla fascia pediatrica 5 – 11 anni. Ad anticipare i progressi in questo senso, il coordinatore del CTS, Franco Locatelli, che ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alle somministrazioni per i bambini sotto i 12 anni, ricordando che in Italia, da inizio pandemia, sono morti 28 pazienti di età pediatrica. E’ infatti in corso il processo di approvazione da parte delle autorità competenti per i sieri Pfizer e Moderna sotto i 12 anni, la cui approvazione è attesa per novembre. L’obiettivo è frenare i nuovi focolai della variante Delta in ambiente scolastico.