Tutti coloro che intendano recarsi all’estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, devono considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario.
Così la Farnesina allerta gli italiani che vogliono partire, dopo il caso degli italiani bloccati a Malta, Dubai, Grecia, Francia, Portogallo e Spagna. Le regole cambiano da paese a paese, non solo per il modulo di tracciamento (molti chiedono un modulo nazionale, che addirittura può variare in base al vettore d’ingresso) ma anche per la validità del green pass, che ad esempio in Francia per il vaccino monodose J&J scatta dopo 4 settimane invece di 2. Chi arriva prima dei 14 giorni, tra l’altro, deve farsi altrettanti giorni di quarantena. Tra caos agli aeroporti, passeggeri bloccati all’arrivo per mancato invio del Modulo PLF, ipotesi di quarantena e tampone aggiuntivo nonostante la Certificazione Verde, dunque, è fondamentale prepararsi per tempo e monitorare la situazione fino all’ultimo minuto.
Questo vale anche per chi rientra in Italia. Tra le novità, ricordiamo che chi ha soggiornato o transitato nel Regno Unito deve sottoporsi a tampone, isolamento fiduciario per 5 giorni e nuovo tampone al termine dell’isolamento. Fino al 30 luglio, l’ingresso da India, Bangladesh e Sri Lanka è consentito solo ai residenti in Italia prima del 29 aprile, iscritti all’A.I.R.E. e persone autorizzate dal Ministero della Salute. Inoltre, sono obbligatori ingressi con certificazioni verdi dai Paesi C, dal Canada, dal Giappone e dagli Stati Uniti.
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Insomma, nonostante le campagne vaccinali siano state avviate in quasi tutto il mondo, a livello globale siamo ben lontani dallo scrivere la parola “fine” sulla pandemia da Coronavirus. Alla data del 15 luglio 2021 le dosi di vaccino ufficialmente somministrate erano 3.402.275.866 e, a livello globale, gli ultimi dati OMS sui contagi (Fonte: Health Emergency Dashboard, 16 luglio ore 10.43) segnavano:
- 188.332.972 casi confermati nel mondo dall’inizio della pandemia;
- 4.063.453 morti totali.
Attualmente, il Paese con la situazione più preoccupante è la Tunisia, dove nelle ultime ore sono state segnalati dal Ministero della Salute 140 decessi e 7.524 nuovi casi su 24.726 test eseguiti, con un tasso di positività del 30,43% e gli ospedali pubblici in estrema difficoltà anche per la carenza di ossigeno per le cure. Peggiora anche la situazione in Brasile, il Paese con il maggior numero di decessi al mondo legati al Coronavirus (541.266 vittime totali, 868 solo nelle ultime ore). In Brasile i nuovi contagi soo nell’ordine dei 34mila al giorno. Preoccupante anche la situazione in Thailandia con 9.692 nuovi casi di Coronavirus al giorno, per un totale da inizio pandemia di 381.907 casi, e 67 nuovi decessi, per un totale di 3.099 dall’inizio della pandemia. Mentre negli USA si registra una nuova impennata di nuovi contagi da Coronavirus che si sta trasformando in una pandemia tra i non vaccinati, con 26.000 casi al giorno (+70% in una settimana), morti in aumento del +36%, così come i ricoveri. A Tokyo, in Giappone, le Olimpiadi stanno riportando l’infezione del paese, con il concreto rischio di annullare i giochi olimpici.
Contagi Covid-19 nel Mondo: i dati aggiornati
Vediamo i dati aggiornati segnalati dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per capire quale è l’andamento dei nuovi contagi da Covid-19 nel resto del Mondo. Per quanto riguarda le Regioni OMS, in Europa gli ultimi dati OMS, inclusa l’Italia (fonte Dashboard Who European Region, 15 luglio ore 10.00 am), segnalavano:
- 57.588.356 casi confermati;
- 1.201.668 morti;
- nel Regno Unito i casi confermati erano 5.233.211, i morti 128.530;
- Francia casi confermati 5.812.639 morti 111.354;
- Spagna casi confermati 3.971.124 morti 81.020;
- Italia casi confermati 4.271.276 morti 127.775;
- Germania casi confermati 3.736.489 morti 91.233.
In America gli ultimi dati OMS (Fonte: Health Emergency Dashboard, 16 luglio ore 10.43) segnalavano:
- 74.411.952 casi confermati;
- 1.953.492 morti.
Sud Est Asiatico:
- 36.402.329 casi confermati;
- 520.146 morti.
Mediterraneo orientale:
- 11.644.006 casi confermati;
- 224.702 morti.
Africa:
- 4.495.778 casi confermati;
- 106.354 morti.
Pacifico Occidentale:
- 3.905.375 casi confermati;
- 59.074 morti.