Nuove Regioni in zona bianca Covid dal 14 giugno: lunedì tocca a Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e Provincia di Trento (lo sono già Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Molise, Liguria, Sardegna, Umbria e Veneto): i dati del monitoraggio ISS – Ministero della Salute confermano per la terza settimana consecutiva l’incidenza dei contagi sotto la soglia dei 50 casi ogni 100mila abitanti. Il 21 giugno toccherà a Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Toscana e Provincia di Bolzano. L’ultima sarà la Valle d’Aosta, il 28 giugno, giorno in cui l’intera Italia sarà zona bianca.
Cosa si può fare in zona bianca
In zona bianca non c’è coprifuoco (comunque abolito in zona gialla dal 21 giugno) e si anticipano le riaperture delle attività economiche e sociali soggette a calendarizzazione in zona gialla (fiere, congressi, piscine al chiuso e parchi a tema, banchetti (con certificato vaccinale), sale giochi, stabilimenti termali e palazzetti dello sport. Le discoteche sono aperte ma solo per il servizio di ristorazione (è ancora vietato ballare, anche se si ipotizza un possibile accesso con green pass). Bar e ristoranti possono operare senza limiti di numero per i commensali seduti ai tavoli all’aperto, con tetto massimo al chiuso di 6 persone ma solo dal 21 giugno. Per le visite ad amici e parenti, non ci sono limiti nel numero di persone che si spostano assieme (mentre in zona gialla è di quattro persone oltre a minori e persone con disabilità).
Il rischio di nuova ondata
La situazione in netto miglioramento non deve far abbassare la guardia. Lo conferma l’esempio del Regno Unito, dove che da una situazione di quasi normalità si è registrato un nuovo drammatico boom di contagi Covid. Nonostante la campagna vaccinale. Sullo sfondo, l’aumento dei casi della variante Delta (la cosiddetta variante indiana).