Il Presidente Mario Draghi, intervenuto agli Stati Generali della Natalità, ha passato in rassegna le misure in arrivo a sostegno delle famiglie. Ed ha anticipato anche il nome del prossimo Decreto Sostegni bis, che diventa Decreto Imprese, lavoro, professioni. Ad esempio, ha ricordato il Premier, nel provvedimento che il Governo presenterà la prossima settimana, lo Stato garantirà ai giovani quasi l’intero finanziamento per l’acquisto della prima casa, abbattendone gli oneri fiscali.
Draghi ha poi ricordato le misure previste da luglio 2021 in poi. Per prima cosa, lo strumento su cui si imperna il Family Act come sostegno economico diretto delle famiglie con figli, ossia l’assegno unico universale, che da luglio entrerà parzialmente in vigore anche per i lavoratori autonomi e i disoccupati, che oggi non hanno accesso agli assegni familiari o ad altre forme di sussidio e tutela destinate ai dipendenti. Da gennaio 2022 sarà esteso a tutti i lavoratori, divenendo di fatto universale (slegato dal reddito e dal contratto), anche se fin da subito l’obiettivo è offrire un aumento degli assegni esistenti. Le risorse complessivamente a bilancio ammontano ad oltre 21 miliardi di euro, di cui almeno 6 miliardi sono aggiuntivi rispetto agli attuali strumenti di sostegno per le famiglie.
Nel Recovery Plan sono previste anche altre misure a favore di giovani, donne e famiglie, inserite nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tra queste, potenziamento di asili nido e scuole per l’infanzia, estensione del tempo pieno e il consolidamento delle infrastrutture scolastiche. Non solo. E’ previsto anche un investimento importante nelle politiche attive del lavoro, nelle competenze scientifiche e nell’apprendistato. Nel complesso, si tratta di misure ammontano a venti miliardi circa. Sono cifre mai stanziate prima. Il PNRR prevede anche una clausola per incentivare le imprese a assumere più donne e giovani, quale condizione per partecipare agli investimenti previsti nel PNRR. Per Draghi, l’obiettivo è aiutare i giovani a recuperare fiducia e determinazione:
A tornare a credere nel loro futuro, investendo in loro il nostro presente.
Così conclude Draghi, che fin dall’inizio del suo discorso ha ricordato l’importanza delle nuove leve per lo sviluppo economico e sociale di del Paese. “Un’Italia senza figli è un’Italia che non ha posto per il futuro, è un Italia che lentamente finisce di esistere”.