La stagione balneare di fatto è già partita, gli stabilimenti con ombrelloni e sdraio in alcune Regioni sono già funzionanti, in altre stanno per aprire: il Decreto Riaperture non stabilisce una data nazionale, la decisione viene presa a livello regionale, con calendari differenziati per le varie località. In tutti i casi, la riapertura avviene nel rispetto delle linee guida anti Covid.
In base alle indicazioni del Sindacato italiano balneari, ci sono destinazioni con stabilimenti aperti in Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Lazio. In Veneto si parte nel week end del 7-8 maggio, in Puglia il 15 maggio, nelle Marche e in Abruzzo in giugno, stanno per partire anche Sicilia, Sardegna e Calabria, dove però c’è anche la variabile rappresentata dal passaggio in zona gialla. Nella seconda metà di maggio il green pass – che attesta l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Covid o un tampone negativo – consentirà di muoversi liberamente anche fra Regioni rosse. In attesa dell’analogo pass europeo, che invece è atteso per la metà di giugno.
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Nel frattempo, ci sono una serie di altre proposte per la stagione turistica estiva. Per esempio, il Governo e le Regioni stanno valutando la possibilità di effettuare le vaccinazione nei luoghi di vacanza. Questo consentirebbe a chi ha già fatto la prima dose del vaccino, e deve fare la seconda nel periodo di estivo, di non dover tornare a casa per la somministrazione, potendola invece ricevere nella località di villeggiatura. «Avremo un confronto come Regioni con il Commissario Figliuolo» per verificare questa possibilità, spiega Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni.
In generale, il tema legato alle vaccinazioni con riferimento alla stagione turistica è particolarmente caldo. E’ partita la campagna vaccinale per rendere Covid free le isole minori: Eolie, Egadi, Ustica, Pantelleria e Lampedusa in Sicilia, Pontine nel Lazio, Capri, Ischia e Procida in Campania, le Tremiti in Puglia, l’arcipelago Toscano, l’arcipelago della Maddalena in Sardegna. E c’è la richiesta delle Regioni di prevedere una campagna analoga nelle località montane, sempre per stimolare la stagione turistica.