Niente retrocessioni da zona gialla, promozione della Sardegna in arancione, bocciatura della Val d’Aosta in fascia rossa: questi i cambi di colore per le Regioni nella mappa Covid da lunedì 3 maggio. Con un peggioramento da segnalare per l’indice RT che torna a salire a 0,85%. Scende però a 146 l’incidenza dei casi ogni 100mila abitanti e migliora, pur restando alto, anche il dato sull’occupazione delle terapie intensive. Vediamo tutto.
Zone Covid: colori Regioni e regole da lunedì
Partiamo dai passaggi cromatici. I cambi di colore nelle Regioni scattano lunedì e durano al momento dal 3 al 9 maggio. Come detto, diventa rossa la Val d’Aosta, mentre la Sardegna rientra in quella arancione, dove si trovano anche Calabria, Puglia, Sicilia e Basilicata. In forse fino all’ultimo la Puglia, che ha numeri da zona gialla ma alla fine è rimasta in zona arancionea causa delle terapie intensive sopra la soglia critica. Riassumendo:
- Zona rossa Val d’Aosta. Spostamenti limitati anche all’interno del proprio Comune, serve autocertificazione per comprovare motivi di salute, lavoro, o necessità. Non si possono fare visite a parenti e amici. E’ possibile raggiungere le seconde case. Sono chiusi negozi, bar e ristoranti, che possono fare take away (fino alle 18 i bar, le birrerie, i pub, fino alle 22 i ristoranti e gli altri esercizi) o consegne a domicilio. Scuole in presenza fino alla terza media. Lezioni in presenza dal 50 al 75% alle superiori.
- Zona arancione Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia. Spostamenti liberi all’interno del proprio Comune dalle 5 alle 22. Si possono fare visite a parenti e amici in un numero massimo di quattro persone (oltre a eventuali figli minorenni e conviventi con disabilità), sempre una sola volta al giorno e nel rispetto degli orari del coprifuoco. Negozi aperti, per bar e ristoranti stesse regole della zona rossa. Scuole in presenza al 100% fino alla terza media, almeno al 75% alle superiori.
- Zona gialla Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto e alle province autonome di Bolzano e di Trento. Spostamenti liberi dalle 5 alle 22, in tutta la Regione, e anche attraversandone i confini. Per le viste a parenti e amici, stessa regola delle zone arancioni: numero massimo di quattro persone (oltre a eventuali figli minorenni e conviventi con disabilità), sempre una sola volta al giorno e nel rispetto degli orari del coprifuoco. Negozi aperti, bar e ristoranti possono fare il servizio al tavolo, esclusivamente all’aperto, fino alle 22. Restano le regole delle altre zone per take away e delivery. Sono aperti i cinema, i teatri, i concerti, e i musei, nel rispetto di specifici protocolli. Scuole in presenza al 100% fino alla terza media, almeno 75% per i licei.
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Il report ISS del 30 aprile
Il monitoraggio settimanale ISS-Ministero della Salute vede l’indice RT a 0,85%, risalito al livello di due settimane fa (venerdì scorso era più basso, allo 0,81%). Migliora però il dato sull’incidenza: a 146 ogni 100mila abitanti da 152 della settimana scorsa. Resta lontana la soglia dei 50 casi ogni 100mila abitanti che consente la ripresa del tracciamento. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è uguale alla soglia critica (30%), mentre nelle aree mediche scende al 32% ed è sotto la soglia critica (che è pari al 40%). Il report sottolinea l’importanza fondamentale del rispetto di tutte le misure di protezione individuale e di distanziamento in tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo per ridurre il rischio di contagio.