Nella quinta Missione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), denominata “Inclusione sociale” e prevista dal Recovery Plan italiano, c’è anche il finanziamento di progetti a tutela di famiglie in difficoltà, di persone con disabilità affidati ai loro caregiver familiari in casa ma anche agli anziani che vivono presso istituti: tra i fondi stanziati, quelli di questo capitolo sono mirati in particolare a rafforzare i servizi sociali sul territorio, offrire sostegno a domicilio a disabili e anziani e prevenire il ricorso alle residenze (RSA) e istituti dedicati. Tra gli interventi per la vulnerabilità ci sono anche quelli finalizzati a migliorare le condizioni e gli spazi domestici per favorire l’autonomia delle fasce deboli che non hanno altro sostegno che quello di una figura di caregiver non professionale, anche fornendo strumenti ICT e nozioni digitali di base per fruirne.
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PNRR: housing e rigenerazione urbana
Non solo: nel PNRR sono previsti anche interventi per rafforzare le infrastrutture di housing sociale temporaneo per i soggetti fragili ed entro il 2023 la definzione di un piano organico di interventi rivolto agli anziani non autosufficienti, ma sempre privilegiando la fruizione di servizi a domicilio rispetto alle case di riposo. In generale, per la rigenerazione urbana e gli interventi di housing sociale sono previsti 9 miliardi di euro, da erogare sotto forma di contributi ai Comuni sopra i 15mila abitanti per realizzare progetti di rigenerazione di aree urbane degradate; riutilizzo di aree pubbliche e spazi verdi; sinergie tra citta metropolitane e comuni limitrofi ai fini della sostenibilità ambientale; superamento degli insediamenti abitativi abusivi per il contrasto al caporalato (mappatura entro il 2022 degli insdiamenti da risanare). Gli obiettivi saranno perseguiti anche con l’aiuto degli enti del Terzo Settore.
PNRR: famiglie in difficoltà
Per quanto riguarda il sostegno alle famiglie con figli, il Recovery Plan punta invece sulle misure e i fondi già previsti dalla Legge di Bilancio, in particolare sulla legge delega di riordino di misure e aiuti economici (Family Act), imperniato sul sussidio atteso per luglio (Assegno Unico Universale per le famiglie con figli) di concerto con la riforma dei congedi parentali e degli strumenti di conciliazione vita-lavoro, da integrarsi con nuove misure di incentivazione per la frequenza di percorsi di studio ed il perseguimento dell’autonomia dei giovani (compresa l’erogazione dell’assegno unico dai 18 ai 21 anni per i ragazzi che si iscrivono all’università).
Inclusione Sociale: misure nel PNRR