Da lunedì 12 aprile cambia la mappa Covid, in Italia, con sei regioni attualmente in zona rossa che vengono promosse in zona arancione: Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e Calabria. Restano in rosso Campania, Valle d’Aosta e Puglia, alle quali si aggiunge la Sardegna, orami lontana dai numeri da zona bianca.
Report ISS settimanale
Partiamo dal consueto monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, in base al quale viene firmata l’Ordinanza del ministero della Salute sui passaggi di colore delle Regioni. Scende (seppur lentamente) l’indice RT a 0,92%. In calo anche l’incidenza dei contagi (i casi ogni 100mila abitanti) a 185. Siamo comunque lontani dalla soglia di sicurezza che consente la ripresa del tracciamento, pari a 50 casi ogni 100mila abitanti. Ci sono otto Regioni in cui l’indice RT resta sopra il livello di guardia (Sardegna, Val d’Aosta, Sicilia, Basilicata, Campania, Liguria, Puglia, Toscana). Il tasso di occupazione delle terapie intensive è sopra la soglia del 41% e sale a 15 il numero delle Regioni in cui questo valore è sopra la soglia critica.
Cambi di colore nelle Regioni
Promosse in zona arancione Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e Calabria, mentre c’è la retrocessione della Sardegna in zona rossa. Ricordiamo che nel fine settimana la situazione resta quella attuale, i cambi di colore sono operativi da lunedì 12 aprile. Quindi, ecco la mappa Covid nel fine settimana e da lunedì 12 aprile.
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Sabato 10 e domenica 11 aprile:
- Zona rossa: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta.
- Zona arancione: Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria e Veneto e alle Province autonome di Bolzano e Trento.
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Da lunedì 12 a domenica 18 aprile:
- zona rossa: Campania, Valle d’Aosta , Puglia, Sardegna.
- Zona arancione: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto, Province autonome di Bolzano e Trento.
Ricordiamo in estrema sintesi che in zona rossa sono limitati anche gli spostamenti all’interno dello stesso Comune, che devono essere motivati da esigenze di lavoro, salute o necessità (con autocertificazione), non si possono fare visite a parenti e amici, sono chiusi i negozi tranne quelli di prima necessità, identificati dall’allegato 23 del Dpcm del 2 marzo), restano chiusi parrucchieri e barbieri, i bar e i ristoranti possono fare solo take away (fino alle 18 i bar, le birrerie, i pub, fino alle 22 gli altri esercenti, comprese le enoteche), oppure le consegne a domicilio, senza limiti di orario. Funzionano in presenza le scuole fino alla prima media.
In zona arancione, spostamenti liberi all’interno del proprio Comune nell’orario del coprifuoco, dalle 5 alle 22, nei Comuni sotto i 5mila abitanti si può uscire dal territorio dell’amministrazione spostandosi nel raggio di 30 km senza andare nelle città capoluogo, le visite a aprenti e amici sono consentite una volta sola al giorno nel limite di due persone all’interno del Comune, i negozi sono aperti, per bar e ristoranti le regole sono le stesse delle zone rosse, le scuole funzionano in presenza fino alla terza media. In tutta Italia, indipendentemente dalla collocazione cromatica della Regione, è possibile andare nelle seconde case, a meno che non ci siano specifiche ordinanze restrittive regionali.