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Mutui e prestiti: richiesta di credito in aumento, anche online

di Teresa Barone

8 Aprile 2021 07:09

Crescita stabile per tutti gli indicatori del credito, soprattutto per i prestiti tra i giovani, i mutui e i finanziamenti attraverso canali web.

Le dinamiche creditizie a livello nazionale mostrano un trend di crescita soprattutto se si confrontano i dati dello scorso anno. Secondo il rapporto sul credito italiano di Experian, a marzo 2021, le erogazioni di liquidità si mostrano sostenute sia per i prestiti finalizzati (+62,83%) sia per i mutui (+14,72%), mentre a essere in controtendenza sono i prestiti personali (-38,27%). Le zone rosse e in generale i limiti agli spostamenti non sembrano aver impattato sulla ripresa degli indicatori del credito. Rispetto al mese precedente, invece, a marzo i prestiti finalizzati sono cresciuti del 1,16% rispetto a febbraio, mentre l’aumento mensile dei prestiti personali è stato dell’11,02% e quello relativo ai mutui del 26,80%.

A trainare la crescita dei prestiti finalizzati è la fascia d’età della Generazione Z (nati dal 1995), mentre per quanto riguarda i prestiti personali l’incremento maggiore è dovuto ai Senior (nati fino al 1945).  Per i mutui immobiliari hanno registrato una crescita rilevante i Baby Boomer (1945-1960), la Generazione X (1960-1980) e la Generazione Y (1981-1995).

Analizzando l’importo medio finanziato, le variazioni positive sono evidenti per tutte e tre le tipologie di finanziamento. In aumento, inoltre, sono le richieste di prestito avviate in modalità digitale: la tendenza verso un utilizzo sempre più marcato degli strumenti digitali, confermata dal costante incremento delle richieste attraverso i canali web anche durante marzo, è la prova che questi strumenti si sono rivelati fondamentali in questi delicati mesi, sostiene Maurizio Pimpinella, Presidente Associazione Prestatori Servizi di Pagamento (APSP).

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Il boom che questi strumenti hanno registrato negli ultimi due anni, con un incremento del 187%, sembra confermare una rivoluzione destinata a divenire strutturale e che difficilmente si fermerà anche dopo la fine dell’emergenza.