Con l’approvazione del nuovo Decreto Covid con le regole dal 7 al 30 aprile, sono ormai definite tutte le restrizioni su spostamenti e visite, attività economiche e turistiche fino alla fine del mese e durante le vacanze pasquali, quando si seguono norme diverse. Alle disposizioni dei precedenti DL e DPCM si aggiungono anche una serie di ordinanze locali, che introducono divieti in materia di accesso alle seconde case per residenti e non residenti. Vediamo di seguito le regole generali, prima in sintesi e poi nel dettaglio.
Regole Covid per il ponte di Pasqua
Vediamo quindi un riepilogo di tutte le regole Covid che bisogna seguire da sabato 3 a lunedì 5 aprile, i tre giorni del fine settimana di Pasqua, quando sostanzialmente tutta l’Italia è zona rossa.
- Gli spostamenti sono vietati anche all’interno del comune di residenza.
- I negozi sono chiusi con l’eccezione di quelli considerati essenziali.
- Bar e ristoranti non possono fare servizio al tavolo.
- Le visite a parenti e amici si possono fare: all’interno della Regione, dalle 5 alle 22, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, a cui si possono aggiungere figli minori di 14 anni o persone con disabilità conviventi.
- Le seconde case, in base alla normativa nazionale, se di proprietà o affittate dal 14 gennaio (in generale, sono proibiti gli affitti brevi per la settimana di Pasqua) sono raggiungibili anche uscendo dal proprio comune e Regione. Ci sono poi ulteriori restrizioni determinate dalle ordinanze regionali in Campania, Liguria, Marche, Toscana, Sardegna, Puglia, Valle d’Aosta, Provincia di Bolzano.
Spostamenti a Pasqua
Dal 3 al 5 aprile si applicano le regole da zona rossa, quindi sono limitati gli spostamenti anche all’interno del comune di residenza, per uscire di casa bisogna autocertificare i motivi di salute, lavoro o necessità, a qualsiasi ora.
Ci sono però attività liberamente consentite.
- Fare una passeggiata: è sempre consentito in prossimità della propria abitazione. E’ possibile allontanarsi dalla propria abitazione per fare acquisti nei negozi che possono restare aperti (comprare il giornale, fare la spesa, andare in farmacia, e via dicendo). Bisogna sempre ricordare che tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto di assembramento, e all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro fra le persone: questo obbligo (il distanziamento) non è necessario per l’accompagnatore di minori, o di persone non autosufficienti.
- Andare in chiesa: per quanto possibile, nelle vicinanza della propria abitazione.
- Visite a parenti e amici: in questi tre giorni sono consentite all’interno della Regione (due persone più eventuali minori o persone con disabilità conviventi) dalle 5 alle 22, una volta al giorno. In caso di pranzo di Pasqua o Pasquetta scattano le consuete regole su mascherine, distanziamento e aerazione locali.
- Accesso a parchi e giardini: è consentito salvo ordinanze locali di divieto, senza assembramenti e a distanza di sicurezza.
- Portare fuori il cane o l’animale da compagnia: senza assembramenti e mantenendo la distanza di un metro.
- Attività motoria: è consentita se svolta individualmente nel rispetto della distanza di un metro, in prossimità della propria abitazione.
- Attività sportiva: corsa o bicicletta anche fuori Comune ma solo per esigenza di seguire un percorso (non per raggiungere una destinazione diversa).
- Gettare i rifiuti.
- Visita di parenti non autosufficienti.
- Assistenza a parenti non autosufficienti: anche fuori Comune e Regione se non è possibile fornire assistenza tramite persone che vivono vicino, e solo le persone strettamente necessarie (es.: un solo parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori o disabili).
- Visite ai figli: i genitori separati o divorziati possono raggiungere i figli che vivono con l’altro genitore/affidatario e andarli a prendere, anche fra diversi Comuni e Regioni, scegliendo il tragitto più breve.
Queste sono le regole principali, ci sono poi casistiche particolari. Si possono consultare le FAQ pubblicate sul portale della presidenza del Consiglio.
Attività economiche dal 3 al 5 aprile
Sono aperti solo i negozi che vengono generi essenziali, elencati nell’allegato 234 del Dpcm 2 marzo. Fra gli altri: alimentari, farmacie e parafarmacie, tabaccai, edicole. E’ consigliabile consultare eventuale ordinanze restrittive locali, ad esempio il Piemonte ha stabilito la chiusura dei supermercati dalle 13 del giorno di Pasqua e per l’intera giornata di Pasquetta.
I bar e i ristoranti possono stare aperti ma non possono effettuare il servizio al tavolo, sono consentiti l’asporto (fino alle 18 per esercizi con codice ATECO 56.3 come bar, pub, birrerie, fino alle 22 per tutti gli altri) o le consegne a domicilio senza limiti di orario.
Seconde case
Come detto, si possono raggiungere anche fuori Regione, con l’eccezione di quelle che hanno emesso specifiche ordinanze. Molto in sintesi, seconde case non accessibili a chi non risiede in Marche, Piemonte, Toscana, Sardegna, Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano. Stop anche per i residenti in Campania, Liguria e Puglia. Per andare in Sicilia bisogna fare il tampone entro le 48 ore precedenti all’arrivo.
Ci sono poi regole specifiche previste dalle ordinanze locali. Quindi, prima di muoversi, la cosa migliore è consultare il portale della Regione e del Comune in cui si trova la seconda casa per verificare quali sono le misure che vengono applicate allo specifico territorio. Importante: in tutti i casi, nelle seconde case possono trasferirsi solo gli appartenenti del nucleo familiare, senza parenti non conviventi o amici.
Viaggi fino al 6 aprile
Gli spostamenti per turismo in Italia non sono consentiti. Si può andare all’estero, anche attraversando i confini comunali o regionali per raggiungere aeroporto o stazione. Chi torna da paesi UE deve fare, oltre al tampone nelle 48 ore precedenti, una quarantena di cinque giorni e un secondo tampone al termine della stessa. Bisogna poi consultare gli elenchi pubblicati sul portale del Ministero degli Esteri per verificare quali sono i paesi in cui si può viaggiare per turismo, in quali casi è prevista una quarantena più lunga (ad esempio 14 giorni per chi torna da USA e Gran Bretagna), o quali sono le destinazioni che invece non si possono raggiungere per turismo.