Mario Draghi ha accettato l’incarico di formare il nuovo Governo. Vincere la pandemia, completare la campagna vaccinale, offrire risposte a problemi quotidiani delle persone, rilanciare il paese: queste le sfide che il premier incaricato definisce al centro del proprio mandato. Dunque, si volta pagina dopo la caduta del Governo Conte e le due settimane che hanno visto lentamente consumarsi la crisi.
L’improvvisa svolta è avvenuta ieri, martedì 2 febbraio, quando il presidente della Camera, Roberto Fico, che aveva ricevuto un mandato esplorativo per verificare la possibilità di formare un Governo sostenuto da una maggioranza politica analoga a quella che appoggiava l’esecutivo precedente, è salito al Quirinale annunciando di non aver rilevato l’accordo per formare una nuova maggioranza.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha quindi deciso di convocare Mario Draghi: l’annuncio ieri sera, l’incontro al Quirinale oggi, mercoledì 3 febbraio. Un colloquio durato oltre un’ora. Un primo momento di confronto molto lungo, che subito fornisce la misura del difficile compito a cui è chiamato l’ex presidente della Banca Centrale Europea (BCE). Il quale, non a caso, uscendo dal colloquio ha esordito sottolineando che siamo in «un momento difficile».
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Ma Draghi ha anche aggiunto di aver fiducia che, dal confronto con i partiti e il dialogo con le forze sociali, emergano «unità e capacità di dare una risposta responsabile e positiva all’appello del presidente della Repubblica». Ecco il testo completo della sua comunicazione al termine del colloquio con Mattarella:
«Ringrazio il Presidente della Repubblica per la fiducia che mi ha voluto accordare, conferendomi l’incarico per la formazione del nuovo governo. È un momento difficile. Il Presidente ha ricordato la drammatica crisi sanitaria, con i suoi gravi effetti sulla vita delle persone, sull’economia, sulla società. La consapevolezza dell’emergenza richiede risposte all’altezza della situazione. Ed è con questa speranza e con questo impegno che rispondo positivamente all’appello del Presidente della Repubblica. Vincere la pandemia, completare la campagna vaccinale, offrire risposte ai problemi quotidiani dei cittadini, rilanciare il Paese, sono le sfide che ci confrontano. Abbiamo a disposizione le risorse straordinarie dell’Unione Europea, abbiamo l’opportunità di fare molto per il nostro Paese, con uno sguardo attento al futuro delle giovani generazioni e al rafforzamento della coesione sociale. Con grande rispetto mi rivolgerò innanzitutto al Parlamento, espressione della volontà popolare. Sono fiducioso che dal confronto con i partiti e i gruppi parlamentari e dal dialogo con le forze sociali emerga unità e, con essa, la capacità di dare una risposta responsabile e positiva all’appello del Presidente della Repubblica.»
Ora iniziano le consultazioni. Al momento, si sono espresse a favore il Pd , Italia Viva e Forza Italia. Il Movimento 5 Stelle invece è contrario, ed emergono spaccature al suo interno, anche se a livello di gruppi parlamentari emerge la volontà di fare fronte comune con Pd e Leu. Posizioni non ancora definite da parte di Fratelli d’Italia e Lega, che non sembrano orientati positivamente, ma restano possibilisti.