L’ultima versione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Recovery Plan italiano aggiornato a gennaio 2021, apporta una profonda rivisitazione delle voci di spesa, con un focus particolare sul capitolo dedicato a digitalizzazione e innovazione del sistema produttivo. Si tratta della seconda componente della prima missione (M1C2) dello schema del PNRR che ricordiamo essere articolato in sei missioni suddivise in 16 “componenti”, a loro volta organizzate in progetti, caratterizzati da una serie di “interventi”.
La prima missione (M1) è focalizzata sul tema Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura. Le componenti della prima missione sono tre:
- C1 Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pubblica Amministrazione (11,75 miliardi di euro);
- C2 Digitalizzazione e Innovazione del sistema produttivo (26,55 miliardi);
- C3 Turismo e Cultura 4.0 (8,00 miliardi).
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Le risorse stanziate per la componente M1C2, Digitalizzazione e Innovazione del sistema produttivo ammontano a 26,55 miliardi di euro, di cui 800 milioni sul fondo React-Eu. Inizialmente a questa voce di spesa erano stati assegnati 32,44 miliardi di euro, poi le risorse sono state ridimensionate. Sono stati eliminati alcuni progetti, come l’Agricoltura digitale e l’editoria 5.0, e ridotte le risorse dedicate al progetto Transizione 4.0 (18,98 miliardi, invece di 21,7 miliardi), al quale continua comunque a spettare la fetta più importante. Gli altri progetti finanziati dalla componente riguardano:
- i progetti per la banda larga (4,2 miliardi);
- le politiche industriali di filiera e l’internazionalizzazione (2 miliardi);
- Innovazione e tecnologia dei microprocessori (750 milioni);
- Digitalizzazione PMI e Fondo di Garanza (800 milioni a valere sul React-EU).