Decreto Ristori quater in dirittura d’arrivo: sarà approvato dal Governo subito dopo il via libera parlamentare odierno sullo scostamento di bilancio da 8 miliardi.
Non conterrà solo la proroga fiscale per imprese in perdita ma anche nuovi indennizzi, e non solo per attività chiuse o limitate dai DPCM anti Covid ma tutte le realtà economicamente danneggiate dalla seconda ondata dell’epidemia, compresi liberi professionisti.
A confermarlo, il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri:
«Siamo pronti a confrontarci per mettere a punto un meccanismo organico di natura perequativa per i ristori che vada oltre le limitazioni per aree di rischio pandemico e quelle derivanti dai codici Ateco e si basi sul rimborso di parte dei costi fissi.In questo quadro condividiamo la necessità di ristorare, sulla base dei dati del 2020, anche i liberi professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatori o alla Gestione separata.
Proroga fiscale
Gualtieri ha fornito nuovi dettagli anche sulla proroga fiscale a fine aprile 2021 di tutte le scadenze di novembre e dicembre (IPERF, IRES, IRAP, IVA e rottamazione), per imprese e Partite IVA danneggiate dal Covid:
riteniamo percorribile, entro un quadro di sostenibilità economica, un ampliamento della moratoria fiscale, con il rinvio delle scadenze di fine anno che vada oltre i settori dei codici Ateco direttamente interessati dalle misure restrittive, e lo estenda a tutte le attività economiche che hanno subito cali rilevanti del fatturato».
Dunque, c’è la conferma della ratio alla base della proroga, a cui avranno accesso le attività che hanno subito perdite indipendentemente da codici ATECO e limitazioni di legge. Con la precisazione che tale ipotesi recepisce una precisa richiesta delle opposizioni.
Ristori ai Professionisti
Poi, c’è la sopra citata dichiarazione sulla novità relativa ai ristori per i professionisti. Non ci sono al momento altri particolari, ma evidentemente il Governo pensa a contributi a fondo perduto o indennizzi, modulati in base alle perdite subite dalle diverse categorie professionali.
Bisogna capire quale sarà il meccanismo, per esempio se sarà analogo a quello previsto dai decreti Ristori 1 e 2, in base ai quali l’accesso agli indennizzi è legato alla perdita di fatturato di aprile 2020 sullo stesso mese del 2019. Quella scelta era stata dettata dall’esigenza di tempi veloci, riproponendo il requisito del Dl Rilancio per evitare una nuova domanda, erogando il ristoro a chi aveva già avuto i precedenti contributi.
Per il nuovo contributo, Gualtieri parla invece di un ristoro «sulla base dei dati del 2020», Quindi, un periodo di valutazione ben più ampio. Il requisiti per gli altri contributi prevedeva un perdita di fatturato pari ad almeno un terzo, bisogna vedere se sarà riproposta questa percentuale o se ci saranno nuove modulazioni.
=> Ristori, contributi fondo perduto: istruzioni di domanda
I nuovi ammessi
Ricordiamo che ci sono categorie di professionisti già indennizzate dal Ristori 2. Oltre ai negozi che hanno chiuso o ridotto l’orario in seguito al DPCM del 3 novembre, il provvedimento comprende per esempio agenti e procuratori per lo spettacolo e lo sport, guide e accompagnatori turistici, guide alpine, diverse attività professionali legate all’organizzazione di eventi, spettacoli e cultura, fotoreporter e altre attività di riprese fotografiche, traduttori e interpreti. Tutte le attività, comprensive di codici ATECO, sono contenute negli allegati al decreto Ristori bis.
I pagamenti
Infine, l’Agenzia delle Entrate fornisce i dati aggiornati sull’andamento dei versamenti. Sono stati eseguiti 312mila pagamenti di tutti i contributi automatici previsti dal primo Decreto Ristori del 28 ottobre 2020, per un importo di 1,6 miliardi di euro. Nelle prossime settimane saranno effettuati i pagamenti automatici previsti dal Ristori Bis.
E sono aperte le procedure di domanda per entrambi i provvedimenti (devono presentare la richiesta coloro che non avevano ricevuto i contributi a fondo perduto del decreto Rilancio,, per i quali non scatta quindi l’automatismo). Anche questi pagamenti, sulla base delle istanze, inizieranno nelle prossime settimane.