Si confermano le difficoltà nel mettere a punto la Legge di Bilancio 2021, ancora attesa alla Camera (questione di giorni, se non di ore): la Manovra va approvata entro fine anno e difficilmente, visti i tempi, riuscirà ad essere esaminata da entrambi i rami del Parlamento. I nodi sono sempre gli stessi, il Governo sta ancora cercando di sbrogliarli: essendo troppo incerte le stime di PIL e deficit, si ipotizza uno scostamento di bilancio ed un coordinamento con altre misure economiche, che invece arriveranno per decreto. A questo proposito, c’è una dichiarazione della ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo:
il Governo è pronto a stanziare altre risorse per eventuali nuovi ristori, anche con un Ristori Ter e, eventualmente, con un nuovo scostamento di bilancio».
Aggiungendo: «siamo in grado di confermare che tutti saranno aiutati, in questo momento difficile per il Paese».
Manovra 2021 e Decreto Ristori Ter
Dunque, per riassumere, oltre alla Manovra in Parlamento, sta per arrivare anche un DL Ristori Ter. E il governo lavora al difficile equilibrio fra tutte le diverse componenti di questi provvedimenti. Si profila una situazione in cui la Legge di Bilancio getta le basi per la ripresa 2021 con misure più strutturali, mentre i decreti Ristori risolvono in tempi rapidi le emergenze economiche con gli aiuti legati alla pandemia Coronavirus.
Difficile fare previsioni, in considerazione della complessità di una sessione di bilancio che deve svolgersi in un momento di emergenza. In ogni caso, i tempi sono così stretti che nelle prossime ore ci saranno necessariamente certezze.
Per quanto riguarda la Manovra, non ci sono al momento indiscrezioni su cambiamenti rilevanti rispetto al Ddl approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 18 ottobre. Fra le novità, invece, potrebbe esserci la riapertura della rottamazione ter e il rinforzo delle misure a sostegno alle imprese e al mondo del lavoro.
Nel frattempo, riflettori puntati sul Decreto Ristori Ter, che dovrebbe contenere nuove misure di sostegno alle categorie economiche. Le anticipazioni della ministra Catalfo indicano la volontà di ampliare la platea degli aventi diritto agli indennizzi: non più solo le attività che devono chiudere o ridurre l’orario in base al DPCM del 3 novembre, ma anche quelle che hanno subito perdite a causa delle restrizioni pur potendo continuare a lavorare.
Infine, non si escludono nuove proroghe per le scadenze fiscali in arrivo. Il Consiglio Nazionale dei Commercialisti ha ufficialmente chiesto al Governo di far slittare tutti i termini di fine mese, a partire da quello relativo alla presentazione della dichiarazione dei redditi. Anche questo sarebbe un provvedimento da far confluire in un decreto.