Limiti agli spostamenti tra regioni ad elevato rischio di contagio, didattica a distanza fino al 100% in tutte le scuole superiori, chiusura nei festivi e prefestivi dei negozi nei centri commerciali (eccetto servizi essenziali al loro interno), coprifuoco in tarda serata: sono le principali misure restrittive previste dal nuovo DPCM anti-Covid in arrivo per tutta Italia, mentre a seconda della gravità della situazione regionale (indice RT, ecc.) potranno scattare ulteriori restrizioni.
Il meccanismo alla base dell’imminente nuovo DPCM (atteso entro mercoledì 4 novembre) è stato descritto dal premier, Giuseppe Conte, che ha illustrato alla Camera la nuova stretta in arrivo: il Governo individua dunque tre differenti scenari, relativi ad altrettanti livelli di rischio, nell’ambito dei quali vengono definite le misure di contenimento del rischio Coronavirus, che le Regioni dovranno automaticamente attuare nel momento in cui si troveranno a ricadere in un determinato scenario di rischio (definito in base ai parametri tecnici già noti).
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Restrizioni in base al rischio regionale
In pratica, la strategia va modulata in base alle differenti criticità dei territori, graduando le misure restrittive in base alla circolazione del virus e alla tenuta dei servizi sanitari. Il livello di rischio concreto nei territori viene misurato sulla base di criteri scientifici. Ad oggi ci sono 11 regioni a rischio elevato o molto elevato, altre otto a rischio moderato, che però si muovono verso un rischio alto.
La regola di base è quella del regime differenziato di restrizioni basato sui diversi scenari regionali. Il DPCM individua tre aree, con altrettanti scenari di rischio. La regione viene inserita in un’area, con la relativa applicazione delle restrizioni per fascia. Con ordinanza delMministero della Salute vengono individuati i coefficienti di rischio, meccanismo da applicare alle Regioni.
Limitazioni nazionali
Il primo pacchetto di misure viene applicato da subito a tutto il territorio nazionale, fra cui il limite di spostamento fra Regioni e nuove chiusure di attività commerciali. Le principali restrizioni:
- chiusura festivi e prefestivi dei centri commerciali: fanno eccezione farmacie, alimentari, tabacchi, edicole;
- chiusura sale scommesse e corner videogiochi ovunque localizzati;
- chiusura di musei e mostre;
- riduzione al 50% della capienza dei mezzi di trasporto pubblico locale;
- limiti agli spostamenti da e verso regioni con elevati livelli di rischio;
- coprifuoco serale (non viene indicata un’ora precisa, evidentemente su questo punto non ci sono ancor a certezze);
- didattica a distanza nelle scuole secondarie fino al 100%.
Poi, le ulteriori restrizioni rispetto a quelle sopra esposte vengono graduate di intensità in proporzione a coefficienti di rischio (misure prese in accordo con le Regioni).
Conte assicura ampia protezione economica a imprese, lavoratori e famiglie, per tutto il tempo necessario, nello spirito già alla base del Decreto Ristori, degli impegni presi per l’estensione a marzo del blocco dei licenziamenti e della cassa Covid gratuita.