Pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il 28 ottobre, il Decreto Ristori (DL 137/2020) con le nuove misure di sostegno economico connesse all’emergenza Covid.
Un corposo provvedimento nel quale sono contenute, nell’Allegato 1 all’articolo 1, tutti i codici Ateco per i quali spettano i nuovi contributi a fondo perduto disposti a seguito delle restrizioni imposte dal DPCM 24 Ottobre: nell’elenco sono indicate le percentuali applicate ai precedenti indennizzi erogati con Il DL Rilancio.
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Nello stesso giorno della firma del decreto da parte del Presidente della Repubblica Mattarella, e della conseguente pubblicazione in G.U., il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha risposto ad un question time alla Camera dei Deputati, non solo in relazione alle nuove misure comprese nel provvedimento ma soprattutto sulle ipotesi di Governo relative al drammatico scenario che si sta delineando in rapporto all’emergenza Coronavirus (siamo ormai allo scenario di tipo 3 in termini di gravità).
Il Premier ha annunciato eventuale nuove restrizioni, visto il dilagare dei contagi, alla luce dei risultati delle limitazioni imposte con il DPCM 28 Ottobre. A questo punto è chiaro che, considerati i numeri record di nuovi contagi e vittime, sulla scia degli esempi di Francia e Germania non siano da escludere nuovi mini-lockdown (probabilmente con un profilo diverso e meno generalizzato rispetto a quello dello scorso marzo, per salvaguardare le attività produttive che non hanno dimostrato di essere particolarmente a rischio).
In vista delle festività natalizie, sembra plausibile tentare di a arginare i contagi e contenere la curva prima che si arrivi “sotto data”, per evitare le dure ripercussioni economiche in termini di consumi e ricavi attesi in ambito commerciale.
=> DL Ristori, calcolo indennizzi e invio domande
Dunque, riflettori puntati sull’andamento della curva epidemiologica da qui al 9 novembre, quando scadranno le due settimane annunciate da Conte per la verifica dei risultati delle attuali limitazioni. Nel frattempo, sono attesi per metà mese gli accrediti degli indennizzi del Decreto Ristori, che in larga misura corrispondono al 150 e al 200% di quanto erogato in primavera.