L’emergenza Covid sta avendo un impatto negativo anche sul reddito degli italiani, che secondo le stime di Confesercenti dovranno fare i conti con una perdita media di 1257 euro a famiglia entro la fine del 2020.
Secondo l’Ufficio Economico Confesercenti, sulla base di elaborazioni condotte su dati Istat, Svimez e SWG, ammonta complessivamente a 32 miliardi di euro il reddito annuale andato in fumo nonostante gli aiuti dello Stato, tra CIG, bonus e sostegni fiscali.
Dal punto di vista regionale, a registrare le perdite più consistenti sono le famiglie dell’Emilia-Romagna (-2.202 euro di reddito), seguita dalle Marche (-1.979 euro a famiglia), Piemonte (-1.619 euro) e Valle d’Aosta (-1.658 euro). In Puglia e Liguria, invece, le perdite sono inferiori alla media nazionale, rispettivamente -488 euro a famiglia e -897 euro.
Secondo il report di Confesercenti, inoltre, non tutte le tipologie di lavoratori sono segnate dal calo di reddito allo stesso modo. I redditi da lavoro autonomo e da lavoro dei dipendenti privati hanno registrato le flessioni più marcate, rispettivamente del -13% (-40 miliardi) e dell’11% (-62 miliardi).
Le misure messe in campo dal Governo fino ad ora hanno evitato il peggio, ma è necessario continuare ad intervenire a sostegno delle imprese e delle famiglie – commenta Patrizia De Luise, presidente nazionale di Confesercenti.
Il lockdown è finito, ma la ripresa non è ancora iniziata. L’emorragia di reddito dei lavoratori autonomi e dei dipendenti privati, pur attenuata in quest’ultimo caso dalla CIG, dimostra le persistenti difficoltà delle imprese e, di conseguenza, del mondo del lavoro.