Immobiliare: tengono logistica e uffici

di Anna Fabi

16 Settembre 2020 16:51

logo PMI+ logo PMI+
Giù gli investimenti immobiliari in Italia ma tengono logistica e soprattutto uffici: i dati di mercato e le prospettive di settore nel post Covid.

Come ampiamente prevedibile, tutte le statistiche sull’andamento del mercato immobiliare mostrano un drastico calo delle compravendite nella prima parte del 2020, pari al 32%, peggiore della media europea.

Ma ci sono report che segnalano spunti positivi: secondo i dati Duff & Phelps sul primo semestre del’anno, la logistica segna una buona performance grazie alla forte spinta dell’e-commerce. Anche il segmento uffici tiene bene, pur caratterizzato da sensibili cambiamenti in considerazione dell’ampio ricorso allo smart working.

=> Valore di mercato immobili, criteri di calcolo

Mercato immobiliare

Per quanto concerne i dati, Germania a parte, tutti gli altri paesi d’Europa hanno registrato una certa flessione (es.: -10% e -15% rispettivamente Francia e Regno Unito ) ma ben lontani dal tonfo dell’Italia, eguagliata soltanto dalla Spagna (32%). Bisogna tener presente, tuttavia, che nei vari Paesi la curva epidemiologica ha raggiunto picchi in periodi temporali differenti, comunque con un certo ritardo rispetto all’Italia.

Il valore totale degli investimenti immobiliari in Italia nel primo semestre è stato pari a 3,5 miliardi di euro, dai 5,1 dell’analogo periodo 2019 (-32%, come detto). Più della metà degli investimenti si concentra nel comparto uffici (53%), la logistica raggiunge il 16% del valore complessivo del mercato, il retail scende al 14%, l’hospitality al 12%.

Osservatorio Entrate

Ci sono anche i dati relativi al secondo trimestre dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate a confermare l’andamento critico del settore, con la curva che però ha iniziato a rialzarsi dopo la fine del lockdown, sia per il mercato residenziale che per quello commerciale e produttivo. Molto in sintesi, il residenziale da aprile a giugno è calato del 27,2%. Pesa soprattutto il mese di aprile, che era in lockdown, con un mercato in picchiata (-57,7%, con punte superiore al 60% nel Sud), mentre maggio e giugno segnano come detto una ripresa, se pur lenta (e con dati ancora negativi, rispettivamente -21,2% e -6,1%). Il terziario ha segnato un calo del 32,1%, il segmento produttivo (capannoni e industrie), segna un -30,9%, dopo il -22,8% di gennaio-marzo.

Trend

Al di là dei numeri, il new normal post Coronavirus secondo Paola Ricciardi, Country Managing Director di Duff & Phelps REAG Italia, comporta cambiamenti che costringeranno gli operatori a pensare e sviluppare nuovi prodotti, in particolare per i settori residenziale e uffici, in grado di rispondere alle nuove esigenze degli utenti». Interesse e «cauto ottimismo» per le asset class che hanno saputo resistere meglio alla tempesta COVID-19, tra le quali anche lo student housing e il senior living, per una ripresa che, anche se non immediata, potrebbe arrivare nel medio termine.