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Manovra estiva: 25 miliardi per la Fase 3

di Alessandra Gualtieri

Pubblicato 23 Luglio 2020
Aggiornato 7 Agosto 2020 13:56

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Il Governo punta a garantire le misure di sostegno al sistema produttivo e al reddito dei cittadini, per la ripresa e la tutela dell'occupazione.

Il Consiglio dei Ministri del 22 luglio ha approvato una richiesta di extra deficit aggiuntivo (altri 25 miliardi per il 2020, 6,1 miliardi nel 2021, 1 miliardo nel 2022, 6,2 miliardi di euro nel 2023, 5 miliardi di euro nel 2024, 3,3 miliardi nel 2025, e 1,7 miliardi dal 2026) per affrontare le prossime sfide economiche del post-Coronavirus.

Il disco verde all’aumento dell’indebitamento è atteso per il 29 luglio, quando sarà presentato anche il PNR (Piano Nazionale delle Riforme da trasmettere poi alla Commissione Europea.

Tra gli interventi da finanziare con il prossimo decreto del Governo, mirato a prorogare e potenziare le misure economiche di contrasto alla crisi Covid, spiccano la proroga della cassa integrazione e le nuove agevolazioni fiscali per il mondo produttivo (“sostegno alle imprese e ai settori più colpiti dalla crisi “), nuova liquidità, ulteriori sospensioni (“riprogrammazione delle scadenze fiscali dei prossimi mesi”), fondi per gli enti locali, finanziamenti per mettere in sicurezza le scuole.

Misure per imprese e lavoro

Secondo le anticipazioni, la CIG con causale Covid sarà resa disponibile per altre 18 settimane, ma questa volta con dei vincoli di accesso più selettivi, in primis il calo del fatturato. Anche il blocco dei licenziamenti dovrebbe essere esteso a fine anno, ma solo per le aziende in cassa integrazione. Attesa anche una corsia preferenziale per lo smart working nelle aziende private.

Sempre in base alle anticipazioni, infine, saranno previsti  incentivi alle assunzioni, nella consueta formula della decontribuzione, ed un potenziamento del Fondo PMI per erogare finanziamenti coperti da garanzia statale.

Agevolazioni fiscali

Guardando agli imminenti versamenti di settembre, il Governo dovrebbe inserire delle riduzioni d’imposta per le imprese più colpite dalla crisi Covid, così come un nuovo calendario per le scadenze. In pratica, si anticiperebbe quanto già è previsto dalla bozza di Riforma Fiscale: rimodulazione dei versamenti delle Partite IVA, spalmati nel corso dell’anno invece che concentrati nelle attuali formule di acconto e saldo; calcolo delle imposte sulla base del principio di cassa.

Stato di emergenza

In CdM non si è discusso di prolungamento dello stato di emergenza. Nonostante per legge termini tra pochi giorni (31 luglio) e la sua proroga sia stata praticamente annunciata dal Premier, Giuseppe Conte, nell’OdG dell’ultimo Consiglio dei Ministri non è stato inserito questo punto.

La proroga sarebbe utile per continuare ad utilizzare strumenti quali i Dpcm per legiferare in fretta sugli aiuti alle imprese e alle famiglie durante la Fase 3, che si preannuncia più lunga del previsto. Tra le ipotesi più accreditate ci sarebbe quella di fissare la nuova data ultima per lo stato di crisi al 31 ottobre.

Si attendono novità nei prossimi giorni.