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Pagamenti PA: bene le Regioni, male i Comuni

di Anna Fabi

20 Luglio 2020 07:33

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Indagine sui tempi di pagamento delle PA verso le imprese: Regione Lazio la più tempestiva, il Comune di Napoli il meno virtuoso.

Si riducono i tempi di pagamento delle PA verso le imprese nazionali, seppure le tempistiche siano ancora lontane da raggiungere un obiettivo soddisfacente. Secondo i dati del MEF, infatti, i tempi medi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni sono in miglioramento, un segnale positivo soprattutto considerando la situazione economica causata dall’emergenza Coronavirus.

In piena crisi economica post Covid, infatti, la riscossione di crediti vantato nei confronti di un Comune o di un Ministero può rivelarsi determinante per la sopravvivenza di una impresa. Conoscere i tempi medi di pagamento ai fornitori può condizionare, ad esempio, la partecipazione ad una gara di appalto pubblico.

ITP

Fondazione Etica ha pubblicato il nuovo report comparato sull’Indice di tempestività dei pagamenti alle imprese  (ITP) da parte di Regioni e Comuni, per quanto riguarda il 2019. Per quanto riguarda il ritardo nei pagamenti PA, sono soprattutto le prime a mostrare segnali di miglioramento: per 13 Regioni su 21 (Regioni e Province Autonome di Trento e di Bolzano), ad esempio, il saldo delle fatture avviene in anticipo sulla scadenza.

Regioni

A occupare i primi tre gradini del podio delle Regioni sono Lazio, Liguria e Toscana, le tre Regioni che risultano pagare i fornitori in meno tempo.

È il Molise, tuttavia, a registrare il salto maggiore. Il trend di miglioramento è molto evidente anche per il Veneto e il Piemonte.

Comuni

Per quanto riguarda i Comuni capoluogo di provincia. Invece, nel 2019 solo un terzo presenta un ITP con segno meno. I primi a comparire nella classifica nel ranking generale sono tutti Comuni del Nord, con Trento, Verona e Bergamo in cima. I 3 Comuni che risultano peggiori debitori appartengono alla Campania e al Piemonte.

I peggiori debitori appartengono alla Campania e al Piemonte. Napoli, in particolare, è il Comune meno puntuale tra i capoluoghi di provincia ed anche l’unico che supera l’anno nel saldo dei pagamenti (circa 400 giorni). Segue Alessandria, con 242 giorni, seguito da Salerno con 227.