Rimane alta l’allerta Coronavirus a livello globale. Se infatti l’Italia è ormai entrata nella cosiddetta fase 3 con una situazione stabile dei contagi da COVID-19, molti Paesi del resto del Mondo fanno ancora registrare numeri altissimi di nuovi casi. Vediamo i dati della diffusione a livello globale del Coronavirus, aggiornati a questi primi giorni di luglio.
Diffusione Coronavirus nel Mondo
Stando all’Health Emergency Dashboard dell’OMS, a livello globale, a partire dalle 14:34 del 7 luglio 2020 i casi confermati di COVID-19 sono 11.500.302, inclusi 535.759 decessi.
In Cina la situazione si può dire abbastanza stabile, ci sono ora:
- 85.345 casi confermati clinicamente e in laboratorio (erano 84.603 a giugno e 84.406 a maggio);
- 4.648 morti (tre in più di inizio giugno).
In Europa, inclusa l’Italia (fonte: Dashboard Who European Region, 03 giugno, ore 10), ci sono:
- 2.799.382 casi confermati (erano 2.195.000 a giungo e 1.568.301 ad inizio maggio);
- 200.323 morti (erano 183.370 a giugno e 145.638 a maggio).
=> Confronta con la diffusione nel Mondo a giugno 2020
Restano gli stessi i primi cinque Paesi per trasmissione locale in Europa:
- Russia 687.,862 casi (10.296 morti);
- Regno Unito 285.416 casi (44.220 morti);
- Spagna 250.545 casi (28.385 morti);
- Italia 241.819 casi (34.869 morti fonte: Dipartimento Protezione Civile);
- Germania 196.554 casi (9.016 morti);
- Francia 166.960 casi (29.893 morti).
=> Fase 3: Smart Working senza i disagi del lockdown
In America secondo gli ultimi dati OMS (Fonte: Health Emergency Dashboard, 07 luglio, ore 08.07 am) la situazione continua ad essere preoccupante:
- Stati Uniti 2.877.238 casi e 129.643 morti (a inizio giugno erano 1.823.220 i casi con 106.051 morti, a maggio si registravano 1.171.185 casi, 62.698 morti);
- Brasile 1.603.055 casi con 64.867 morti (a giugno erano 555.383 i casi e 31.199 i morti);
- Messico 256.848 casi e 30.639 morti (a giugno erano 97.326 i casi e 10.637 i morti, a maggio 24.905 i casi e 2.271 i morti);
- Canada 105.536 casi e 8.684 morti (92.748 casi e 7.414 morti a giugno e 61.159 casi, 3.915 morti a maggio).
L-America continua a mantenere il primato per numero di casi di Coronavirus (due mesi fa, a maggio era l’Europa).
Valutazione del rischio OMS
Riportiamo di seguito la valutazione del rischio ECDC aggiornata all’11 giugno:
Anche se in Europa i casi di Covid-19 sono in calo, l’ECDC sottolinea che la pandemia non è finita e che servono sforzi costanti per garantire che il distanziamento fisico e le altre misure di prevenzione continuino ad essere osservate.Le solide misure adottate dai Paesi europei hanno ridotto collettivamente la trasmissione e, a partire dal 9 giugno 2020, l’incidenza a 14 giorni nell’UE e nel Regno Unito è diminuita dell’80% dal picco del 9 aprile.
Tutti i Paesi che hanno attuato misure di distanziamento sociale con “permanenza a casa” per la popolazione in generale hanno avviato un allentamento totale o parziale di queste misure e molti di essi hanno iniziato una riapertura graduale delle attività economiche e produttive e degli spazi pubblici.
Al momento, poco prima delle vacanze estive, poiché gli Stati membri allentano i limiti, esiste il rischio che le persone non aderiscano fermamente alle misure raccomandate ancora in vigore a causa della “fatica da isolamento”.
Le informazioni disponibili da studi siero epidemiologici forniscono l’indicazione che l‘immunità della popolazione è ancora bassa (<10%), quindi esiste il rischio che individui sensibili possano essere ancora infettati.