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Riforme: voucher e taglio IVA tra le idee per la ripartenza

di Barbara Weisz

Pubblicato 22 Giugno 2020
Aggiornato 18 Settembre 2020 06:52

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Il Governo non esclude un taglio dell'IVA per far ripartire i consumi, annuncia un taglio del cuneo fiscale e prepara un voucher per le donne manager: dagli Stati generali di Villa Pamphili al Piano per il Rilancio.

Modernizzazione del Paese, transizione energetica e green economy, inclusione: sono i pilastri intorno ai quali si svilupperà il Piano di Rilancio del Governo, le cui bozze sono state discusse nella scorsa settimana di incontri nell’ambito degli Stati Generali di Villa Pamphili.

Fra le anticipazioni fornite dal premier, Giuseppe Conte, un nuovo taglio del cuneo fiscale a favore dei lavoratori (meno tasse sul lavoro), incentivi per il lavoro dirigenziale delle donne con un voucher da 500 euro per tre anni, formazione continua per lavoratori, professionisti, dirigenti. E spunta anche l’ipotesi di un taglio IVA.

«Una settimana intensa, iniziata sabato 13 giugno con le autorità europee» e proseguita con sindacati, rappresentanti di industria, commercio, artigianato, grandi imprese e PMI, terzo settore, aziende pubbliche e private, cultura, spettacolo, cittadini. E terminata con le associazioni delle professioni sanitarie.

Non una passerella, ci tiene a sottolineare il premier, ma un confronto utile sia per mettere a fuoco le misure che servono nell’immediato, sia per definire il piano di Rilancio, la cui bozza era stata elaborata con i ministri, e condivisa con i gruppi parlamentari di maggioranza. Obiettivo: non solo riformare, ma «reinventare il paese che vogliamo».

Innanzitutto, modernizzazione, quindi grandi infrastrutture, a partire dalle nuove linee di alta velocità ferroviaria. Piano cashless, nella consapevolezza che favorire i pagamenti digitali serve anche a combattere l’economia sommersa. Avanti con la fibra ottica. In generale, bisogna fare continui passi avanti nel digital divide, dando l’accesso Internet a tutti.

Nell’ambito della transizione energetica, il governo sta mettendo a punto il Piano impresa 4.0 plus, cercando di rendere strutturali gli incentivi per le imprese che digitalizzano, con particolare attenzione al settore green, e a tecnologie come l’intelligenza artificiale e la blockchain. Fra i progetti, la creazione di nuovi distretti dell’economia circolare, spazi industriali in cui, fra le altre cose, non si utilizzerà combustibile fossile, ma energie rinnovabili.

Infine, l’Italia deve diventare più inclusiva, ed è qui che si concentrano le misure che riguardano il lavoro. In vista, una nuova riduzione del cuneo fiscale a favore dei lavoratori, proseguendo sulla strada già intrapresa con la manovra 2020. Formazione continua per lavoratori e professionisti, ma anche formazione dirigenziale diffusa, nel privato e nella pa. «Un progetto che ci è piaciuto», fra quelli che sono stati presentati al governo negli incontri di Villa Pamphili, voucher di 500 euro per tre anni per le donne che aspirano a diventare manager. «Nelle prime 100 imprese italiane, solo il 6% è in mano a vertici donne», sottolinea Conte.

E poi ancora: contrasto alla povertà educativa, più investimenti in università e ricerca nella scuola, diritto allo studio, residenze universitarie.

Non è da escludere, anche se non è stata presa in tal senso alcuna decisione, un taglio dell’IVA. Il premier qui risponde a una domanda nel corso della conferenza stampa finale sottolineando che l’ipotesi di riduzione dell’IVA è emersa a più riprese fra le richieste che sono state presentate al Governo. Che è sensibile all’argomento, soprattutto in considerazione del calo dei consumi, che non sio stanno riprendendo pur a fronte della riapertura delle attività commerciali. «non abbiamo ancora deciso nulla» sull’IVA, precisa il presidente del Consiglio, sottolineando anche che si tratta di «una misura costosa», da valutare quindi alla luce di una serie di variabili complesse. In ogni caso, su questo tema «questa settimana sarà decisiva».

In vista ci sono anche incontri con le opposizioni, oltre che il lavoro di tutti i ministeri impegnati a definire il Piano di Rilancio che rappresenterà l’orizzonte dell’azione di governo. E che sarà la bussola per il Recovery Plan che verrà presentato a settembre per chiedere i fondi europei.