Tratto dallo speciale:

Covid-19 e mercato immobiliare: trend e scenari

di Anna Fabi

11 Giugno 2020 07:50

logo PMI+ logo PMI+
L’impatto dell’emergenza Covid-19 sul mercato immobiliare e sui mutui alla luce dei dati relativi a dieci città italiane resi noti dal Notariato.

Quale impatto ha avuto la Fase 1 dell’emergenza Covid-19 sul mercato immobiliare e sui mutui a livello nazionale? Il Notariato ha reso noto un report dettagliato basato sulle rilevazioni effettuate attraverso i Dati statistici Notarili (DSN), documento che presenta un’indagine effettuata in dieci grandi città da sei punti di vista differenti: mutui, surroghe, compravendite di fabbricati abitativi e strumentali, compravendite di terreni agricoli ed edificabili.

=> Effetto Coronavirus: mutui online a tasso fisso in aumento

Osservando i dati in generale, nelle dieci città prese in esame (Roma, Milano, Napoli, Bari, Bologna, Torino, Palermo, Cagliari, Verona, Firenze) a partire da marzo 2020 si è verificato un crollo diffuso del mercato immobiliare: il calo delle compravendite di fabbricati abitativi (case e pertinenze) è stato pari a un -25% a Bologna e Firenze, spingendosi oltre il 50% a Milano e a Verona. A Roma, Napoli, Bari e Palermo, invece, si sono registrate flessioni tra il 43% e il 47% circa.

Milano si colloca in cima alla classifica delle città italiane anche per quanto riguarda il crollo dei mutui (-54,5%), seguita da Verona (-45,5%), Napoli (-41,2%), Bari (-40,7%), Palermo (-39,2%), Roma e Torino (-35,1%). Fanalino di coda sono Firenze (-11,1%) e Bologna (-13,6%).

L’andamento delle surroghe è stato sensibilmente disomogeneo, con numeri bassi in senso assoluto che hanno inciso sulle oscillazioni in percentuale: si è verificato un aumento di oltre il 66% a Firenze e del 27,6% a Bologna, mentre una riduzione del 44,3% ha caratterizzato Bari e di oltre il 53% Cagliari.