È datata 21 marzo 2020 la nuova ordinanza varata dal Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che mette in atto misure ancora più stringenti per frenare la diffusione dei contagi da Coronavirus, che sta mettendo in ginocchio il territorio. Domenica 22 marzo sono entrate in vigore nuove restrizioni, valide fino al 15 aprile.
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L’ordinanza prevede una chiusura pressoché totale concordata con i primi cittadini della regione, con le associazioni di categoria e con le parti sociali.
In particolare, oltre al divieto di assembramento nei luoghi pubblici e alla sospensione dell’attività degli Uffici Pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità, viene stabilita:
- la sospensione delle attività artigianali non legate alle emergenze o alle filiere essenziali;
- la sospensione di tutti i mercati settimanali scoperti;
- la sospensione delle attività inerenti ai servizi alla persona;
- la chiusura delle attività degli studi professionali salvo quelle relative ai servizi indifferibili e urgenti o sottoposti a termini di scadenza;
- la chiusura di tutte le strutture ricettive ad esclusione di quelle legate alla gestione dell’emergenza;
- il fermo delle attività nei cantieri edili. Sono esclusi dai divieti quelli legati alle attività di ristrutturazione sanitarie e ospedaliere ed emergenziali, oltre quelli stradali, autostradali e ferroviari;
- la chiusura dei distributori automatici cosiddetti ‘h24’ che distribuiscono bevande e alimenti confezionati.
Oltre ai supermercati, restano aperte le edicole, le farmacie e le parafarmacie purché venga garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.