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Pandemia Coronavirus, il punto sulle nuove restrizioni

di Anna Fabi

Pubblicato 11 Marzo 2020
Aggiornato 22:54

Da Italia protetta a Italia blindata per frenare l'avanzata del Coronavirus: le scelte di Governo e le valutazioni di merito.

Nuove misure restrittive per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, per l’intero territorio nazionale. La decisione di Conte dopo la richiesta della Regione Lombardia e la valutazione di tutte le variabili dell’emergenza: sanitarie, economiche e sociali. Non a caso, l’Organizzazione mondiale della sanità ha ufficialmente dichiarato che il virus ha assunto i contorni di una pandemia.

Chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità. Non è chiaro se chiudano anche i centri commerciali o solo gli esercizi presenti al loro interno che non trattino beni essenziali. Restano aperte le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità.

Chiusura di bar, pub, ristoranti di ogni genere, delle attività artigianali di servizio (es. parrucchieri, estetisti, ecc..) ad eccezione dei servizi emergenziali e di urgenza, di tutti gli alberghi e di ogni altra attività destinata alla ricezione (es. ostelli, agriturismi, ecc..) – ma si suppone ad eccezione di quelle individuate come necessarie ai fini dell’espletamento delle attività di servizio pubblico.

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La priorità, ha sottolineato il premier Giuseppe Conte, è la salute dei cittadini. Ma «quando disponiamo misure restrittive che incidono sulla vita delle persone dobbiamo considerare i diritti civili, sociali, la libertà d’impresa, tutti interessi di rango costituzionale». Il punto fondamentale è però la valutazione precisa sull’efficacia di nuove restrizioni in relazione alla minaccia Coronavirus.