Secondo i dati di fine 2019 diffusi da Anitec-Assinform sul Digitale nel Paese, il mercato italiano dell’ICT è in crescita, con un trend destinato a mantenersi costante anche nel 2021, sebbene al di sotto delle sue potenzialità. Sul versante digitale (informatica, telecomunicazioni, contenuti digitali ed elettronica di consumo), in particolare, il tasso medio di crescita fino al prossimo anno è stimato del 2,8%.
Il mercato cresce però in modo differenziato, pur dando conto di una trasformazione digitale avviata. La fotografia è quella di un Paese con troppe entità, concentrate nelle PMI in quasi tutti i settori, che ancora non hanno avviato una fase di ammodernamento ormai necessario per continuare a creare valore e occupazione.
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Nel prossimo biennio, per gli investimenti in ambito ICT, sono previsti incrementi medi annui del 4,7% per le grandi imprese, del 3,8 per le medie e del 2,1 per le piccole.
In particolare, nelle previsioni per il 2020 – 2021 in ambito tecnologie è prevista una crescita media del 14,2% l’IoT, del 13,9% la Cybersecurity, del 22% il Cloud, del 14,7% l’ambito Big Data, dell’11,6% le Piattaforme per la gestione Web, del 9,1% il Mobile business, dell’11,8% i prodotti e le applicazioni Wearable. In fortissima crescita anche Intelligenza Artificiale e Blockchain, anche se con valori di partenza contenuti.
Per quanto riguarda i settori, invece, queste sono le stime: Banche + 4,8%, Industria +5,2%, Distribuzione +5,1%, Utility +5,1%, Assicurazioni +5,1%, Trasporti +3,9%, + 0,6% per la PA Centrale, + 1,3% per la PA Locale, scontando l’attuazione del Piano Triennale per l’Informatica nella PA 2019-2021.
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Da anni i dati evidenziano dunque lo sviluppo di competenze legate alle nuove tecnologie: Big Data, Internet of Things, AI e Cloud, ma le imprese che effettivamente hanno intrapreso un progetto di Digital Transformation sono ancora poche per quanto in crescita: è ormai chiaro che l’innovazione tecnologica non è più necessaria solo per competere, ma addirittura per sopravvivere.
Questo rende ancor più evidente che l’adozione di nuove tecnologie non può essere limitato solo alle aziende di grandi dimensioni, che già hanno iniziato da qualche anno, ma deve coinvolgere anche le imprese di piccole e medie dimensioni.
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Sviluppare una strategia indirizzata all’innovazione non è semplice, a maggior ragione per quelle imprese con un’impostazione ancora tradizionale, che stanno affrontando una serie di sfide organizzative, economiche e culturali e che quindi faticano a trarne dei vantaggi concreti.
Dai dati emerge l’esigenza di provvedimenti per rendere l’innovazione digitale più diffusa e che, al contempo, permettano al settore ICT di rafforzarsi ed evolvere per esprimere con ancora maggiore efficacia il ruolo strategico che gli compete.
Per approfondimenti: c.montesi@taskforcemanagement.it