Dopo un ulteriore vertice di maggioranza, il Governo ha sciolto le ultime riserve sulla manovra economica, inserendo anche qualche novità dell’ultima ora: il regime forfettario delle Partite IVA rimane intatto e il taglio al cuneo fiscale partirà da luglio, portando – secondo il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri – 40 euro netti al mese in busta paga.
L’altro nodo da sciogliere era quello relativo a Quota 100: l’ultima versione del testo della Legge di Bilancio 2020 prevede uno stanziamento di risorse su misura per il prossimo triennio e due monitoraggi l’anno (a marzo e settembre) per verificare i risparmi stimati e quindi liberare i fondi accantonati.
Altra novità: le spese da portare in detrazione dovranno sì essere effettuate con mezzi tracciabili e pagamenti elettronici ma non per forza quelle per i ticket e gli acquisti in farmacia, dove si potrà pagare anche in contanti per accedere allo sgravio IRPEF del 19%.
Ancora: credito d’imposta al 10% per tre anni per le imprese che attuano interventi green per ridurre le emissioni o i consumi di materie prime.
Un’altra grossa novità è la stretta fiscale sulle auto aziendali in fringe benefit: lo sgravio del 30% per auto e moto in uso promiscuo sarà riservato esclusivamente ad agenti e rappresentanti di commercio, mentre per i dipendenti saranno tassati in misura piena (percorrenza convenzionale di 15mila Km l’anno, costi chilometrici in Tabella ACI).
Eliminate anche le agevolazioni accise per autotrasporto per mezzi fino a euro 3 dal 2020, dal al 2021 anche euro 4.
Rimodulazioni “green” anche per le accise sui prodotti energetici nella produzione di energia.
Per il resto, l’impianto della manovra resta quello previsto.
Da segnalare anche la marcia indietro sull’aumento delle imposte di registro per le compravendite immobiliari e l’obbligo per le auto della Pubblica Amministrazione dovranno essere ibride o elettriche (almeno per il 50%).