Dal prossimo 1° ottobre entreranno in vigore gli aumenti in bolletta elettrica stabiliti dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) a fronte dell’andamento stagionale dei mercati e delle criticità internazionali. Per una famiglia tipo l’incremento sarà di circa il +2,6% per la bolletta dell’elettricità e del +3,9 per il gas. Tutto questo spingerà al rialzo i costi medi sostenuti ogni anno per l’energia di 52 euro, secondo le stime dell’Unione Nazionale Consumatori.
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Caro bollette: le cause
A generare questo nuovo caro bollette nel quarto trimestre del 2019 sono diversi fattori, a partire da quelli che fanno alzare l’asticella del prezzo del gas, che pesa anche sui costi di produzione di energia elettrica: prima di tutto il fattore stagionale, ma anche la riduzione della produzione di gas olandese e alcune restrizioni all’accesso ai gasdotti di transito europei. L’Authority spiega inoltre che, con riferimento alla produzione elettrica, a pesare sono anche i timori per un possibile calo della produzione francese nei prossimi mesi, a causa dei problemi in alcune centrali nucleari, nonché le recenti tensioni geopolitiche, legate agli attacchi alle piattaforme petrolifere saudite, che hanno influenzato le quotazioni delle principali commodity energetiche.
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Secondo l’ARERA per le famiglie tipo “in tutela” la spesa annuale complessiva (al lordo tasse) rimarrà sostanzialmente invariata e sarà pari al +1% (+1,35% per l’elettricità, +1% per il gas) rispetto a quella sostenuta nel 2018. In particolare:
- per l’elettricità la spesa per la famiglia-tipo, nell’anno scorrevole (compreso tra il primo gennaio 2019 e il 31 dicembre 2019, ovvero composto dal trimestre oggetto dell’aggiornamento e i tre trimestri precedenti) sarà di 559 euro;
- per la bolletta gas sarà di circa 1.107 euro.
Dover per famiglia tipo si intende quella che ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW e, per il gas, consumi di 1.400 metri cubi annui.
Lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori prende invece in considerazione la base annua dal primo ottobre 2019 al 30 settembre 2020 (non l’anno scorrevole) e, nell’ipotesi di prezzi costanti, valuta un incremento di 14 euro in più per la luce e 38 euro in più per il gas, per una maggior spesa complessiva di 52 euro.