Il piatto forte della manovra 2020 sarà il contrasto all’evasione fiscale: allo studio del Governo un piano articolato, che prevede diverse agevolazioni sui pagamenti elettronici (a partire dal taglio sulle commissioni POS e dalle sanzioni per gli inadempienti), il taglio delle detrazioni IRPEF in favore di bonus su prestazioni con fattura (es.: idraulico), il ricorso massiccio alla digitalizzazione per scovare gli evasori.
L’obiettivo raccogliere risorse per finanziare la Legge di Bilancio stessa, disinnescando l’aumento IVA e inserendo misure per la crescita. Vediamo tutte le ipotesi allo studio.
Pagamenti elettronici e POS
Su questo fronte si preparano diverse novità, che in questi giorni stanno prendendo corpo attraverso le prime anticipazioni dell’Esecutivo.
Per prima cosa sono in arrivo nuovi incentivi per acquirenti (sconti fiscali) ed esercenti (riduzione delle commissioni POS) sul fronte dei pagamenti elettronici: l’ipotesi è di azzerare le commissioni sulle transazioni fino a 5 euro riducendole in modo considerevole fino a 25 euro, con l’obiettivo di abbattere l’uso contante ed aumentare invece la tracciabilità delle operazioni, scoraggiando in pratica i pagamenti in nero.
Sul fronte POS, oltre all’abbattimento delle commissioni (misura che andrebbe incontro a una tradizionale richiesta dei commercianti), si pensa (finalmente) anche a sanzioni (vere) per chi non si dota del terminale per accettare pagamenti con carta. Tagliando le commissioni verrebbe meno la “scusante” storica.
Nel lungo periodo, si pensa poi alla card unica che integri carta d’identità, codice fiscale e tessera sanitaria (forse anche al patente), consentendo al contempo di associarsi al conto corrente bancario o postale per effettuare pagamenti, come fosse un bancomat. Ma è un progetto di là da venire. Per ora si pensa in concreto, soprattutto per fare cassa.
Grandi evasori
E dunque serve scovare i veri evasori. Come deterrente si prevede un inasprimento delle pene (carcere per un maggior numero di reati fiscali). E avanti con i nuovi obblighi: la trasmissione telematica degli scontrini e la fattura elettronica hanno già fatto emergere in pochi mesi 700 milioni di falsi crediti IVA. La strada è dunque questa. Tutto dovrà passare sotto la lente del Fisco.
Fra l’altro, dovrebbe essere pronta per la piena operatività la super-anagrafe tributaria dei conti correnti, dopo aver incassato lo scorso maggio l’atteso via libera del Garante Privacy. Potrà essere utilizzata per selezionare i contribuenti a rischio evasione. Già operativa nei confronti delle imprese, ora consentirà analisi anche sulle posizioni dei contribuenti privati.
Si prevedono poi attività mirate, ad esempio della Guardia di Finanza, per stanare specifiche categorie di evasori. Ad esempio, controlli sui forfettari e utilizzo delle tecnologie digitali in chiave anti-frode
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Riforma agevolazioni fiscali
Questo è un capitolo centrale in vista della prossima manovra 2020: si parla insistentemente di misure che riformino l’attuale sistema delle detrazioni, con l’obiettivo di aumentare le entrate fiscali.
Fra le ipotesi allo studio, quella di ridurre o sostituire una serie di agevolazioni, anche rilevanti, come quelle sull’affitto o sui figli a carico, a favore di altre – manutenzione (idraulico, falegname), corsi dei figli – che comportino una fatturazione e disincentivino i pagamenti in contanti senza ricevuta. L’obiettivo è infatti quello di stimolare l’emissione della fattura per una serie di operazioni che attualmente vengono effettuate in nero.
La linea del Governo
La lotta all’evasione è nel programma di Governo e il premier, Giuseppe Conte, l’ha ribadita chiedendo la fiducia alle Camere. Ora, avvicinandosi l’appuntamento con la manovra 2020, l’impegno viene rilanciato, anche in un’occasione internazionale come la conferenza sul clima:
Stiamo lavorando a un provvedimento complessivo e se riterremo una misura del genere percorribile, chiederò un patto con tutti gli italiani onesti proponendogli di accettare una misura nuova, innovativa, con una sorpresa perché poi pagheremo tutti meno tasse.
La strada, come visto, è principalmente quella degli incentivi (ad esempio sui pagamenti digitali). Ma, come visto, si studiano anche veri e propri interventi fiscali, ad esempio sul fonte delle agevolazioni. Staremo a vedere.