Promuovere e sviluppare il Made in Italy in Oriente è l’obiettivo dell’accordo siglato tra Conflavoro PMI e il governo cinese, attraverso la creazione di un Polo Tecnologico Industriale Italiano che sarà inaugurato a dicembre 2019 nella regione dello Shandong, tra le più ricche della Cina.
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L’investimento iniziale è pari a circa 1,3 miliardi di euro finanziati dall’amministrazione di Jinan, dal distretto di Zhangqiu e dall’Accademia nazionale delle scienze.
Le imprese italiane potranno così investire in nuovi mercati beneficiando di attività di ricerca, sviluppo, digitalizzazione, biomedica e informazioni elettroniche, accedendo a un canale decisivo per diffondere in Cina i prodotti e servizi nazionali, dall’artigianato alla tecnologia alle tradizioni.
Come sottolinea spiega Enzo Capobianco:
Abbiamo invitato una delegazione di investitori e membri del governo cinese in Italia già in ottobre. Presenteremo loro alcune nostre importanti aziende e, senz’altro, li inviteremo al nostro forum Italia Economia & Lavoro del prossimo 8 novembre a Lucca, incentrato completamente su lavoro, occupazione e soluzioni strategiche per il rilancio dell’economia, come l’internazionalizzazione. E di certo l’accordo tra Cina e Conflavoro PMI per la nuova città nello Shandong diventa adesso snodo fondamentale nel capitolo dell’export.