L’ultima mossa di Mario Draghi come presidente della BCE è una nuova operazione di Quantitative Easing da 20 miliardi, misura che si accompagna al taglio dei tassi e all’estensione delle operazioni Tltro, le aste finalizzate ai prestiti alle aziende.
Un cocktail di interventi per sostenere la crescita dell’Eurozona e l’inflazione, annunciati dallo stesso Draghi che, dal prossimo mese di novembre, sarà sostituito da Christine lagarde.
- I tassi sui depositi presso la BCE scendono a -0,50% dal precedente -0,40%; l’obiettivo è quello di mantenerli stabili o tagliarli ulteriormente fino a quando l’inflazione non tornerà vicino, ma restando inferiore, al 2%. Invariati il tasso di riferimento e l’overnight, rispettivamente a zero e a 0,25%.
- Il nuovo QE parte dal primo novembre, con 20 miliardi al mese.
- Infine, le operazioni Tltro si allungano a tre anni (dai precedenti due), con tassi più convenienti – pari al tasso medio delle aste principali di riferimento (oggi pari a zero) – durante il periodo di vita del rispettivo Tltro.
Misure di stimolo, spiega Draghi, per assicurare che le condizioni finanziarie dell’area Euro restino favorevoli all’espansione dell’economia e per sostenere l’obiettivo di inflazione.