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Conte alle Camere: riforma aliquote, niente flat tax

di Barbara Weisz

9 Settembre 2019 13:00

La prossima manovra 2020 eviterà l'aumento IVA, conterrà taglio cuneo fiscale a vantaggio dei lavoratori, riordino agevolazioni fiscali: il programma del Governo, Conte alle Camere.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte chiede la fiducia della Camere al Govero M5S – Pd – Leu con un discorso che introduce quella che viene definita «una nuova fase riformatrice» per l’Italia del futuro.

Con l’indicazione precisa delle prime misure che il nuovo Governo inserirà nella manovra 2020 (niente  aumenti IVA, taglio cuneo fiscale, riordino agevolazioni fiscali. E con una nuova attenzione per la digitalizzazione con l’obiettivo di fare dell’Italia una smart nation, senza dimenticare la svolta green ed il consolidamento di un ruolo da protagonisti in Europa.

Riforma IRPEF

Dunque, in vista c’è una riforma che unisca l’esigenza di semplificazioni con l’obiettivo primario di «alleggerire la pressione fiscale». La prospettiva indicata è quella di una:

graduale rimodulazione delle aliquote fiscali a sostegno dei redditi medi e bassi, in linea con il principio della progressività della tassazione.

Dunque, riordino delle aliquote fiscali ma non flat tax, cavallo di battaglia del precedente Governo. A conferma di ciò, viene sottolineata la progressività della tassazione.

Altra indicazione, che era già contenuta nei punti dell’allenza giallo-rossa: il taglio del cuneo fiscale a totale vantaggio dei lavoratori.

Riordino detrazioni

Alcuni interventi fiscali saranno già contenuti nella prossima manovra 2020, su cui il Governo «ha già avviato proficue interlocuzioni». Sarà una manovra impegnativa, le sfide più rilevanti: evitare l’aumento IVA e avviare un alleggerimento del cuneo fiscale.

Sulle risorse necessarie, vengono citate misure di spending review e il riordino delle tax expenditure, ossia le agevolazioni fiscali (es.: detrazioni IRPEF in busta paga o quelle al 19% in dichiarazione dei redditi), che comunque avverrà salvaguardando «l’importante funzione sociale e redistributiva dello strumento».

Salario minimo

Altro punto di Governo, una legge sul salario minimo che garantisca le tutele massime ai lavoratori anche attraverso il meccanismo, peraltro già previsto, dell’efficacia erga omnes dei contratti collettivi.

In cantiere anche il giusto compenso per i lavoratori non dipendenti, la legge sulla parità di genere nelle retribuzioni e quella sulla rappresentanza sindacale.

Investimenti

Spazio alle imprese che crescono, investono e che offrono lavoro ai giovani, anche attraverso politiche per l’internazionalizzazione e l’export.

Maggiore promozione del Made in Italy, anche con il coinvolgimento delle ambasciate, sostegno alle imprese esportatrici (consulenza giuridica, economica, agevolazioni finanziarie e assicurative).

Altri temi portanti

Conte sottolinea la centralità del tema della digitalizzazione, valorizzata anche attraverso la creazione di un apposito ministero (affidato a Paola Pisano).

Nel suo discorso, spazio anche alle riforme costituzionali (taglio numero parlamentari, nuova legge elettorale), a nuove politiche sull’immigrazione (non più emergenziali ma strutturali) e a misure per la famiglia (fra le priorità, misure per asili nido).

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Testo integrale del discorso di Giuseppe Conte